per lo studioso Non una fiaba vera e propria, ma un apologo morale con un tocco di crudeltà nello scioglimento finale. Vi compare il motivo S165 dell’indice dei motivi del Thompson (l’accecamento). |
Nell’accostamento del tema dell’invidia a quello della cecità c’è da riconoscere, probabilmente, l’influenza di motivi profondamente radicati nella mentalità contadina (e in passato anche nelle culture “alte”): la stessa etimologia di invidia ha a che fare con l’occhio e con l’azione del guardare. Invidere, in latino, non vuol dire altro che guardare male, e proprio per questo motivo, nel Purgatorio dantesco, chi si è reso colpevole del peccato di invidia espia la propria colpa avendo gli occhi cuciti con del fil di ferro. |
Ricordiamo inoltre che lo stesso “malocchio” non era altro che l’influenza negativa esercitata sui possedimenti altrui da chi li guardava con l’occhio “malo”, vale a dire invidioso. |
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