IL RACCONTO DELLE DUE PECORE
 di San Cesario (Lecce) 

                  Scena: Strada di campagna con alberi.

(La scena si apre su questa alberata strada di campagna. La scena è vuota. S'ode un canto che pian panino si avvicina: è la VOLPE che canta questa canzone da carrettiere:

Mi piace mi piace mi piace
la pace la pace la paaace
la lu-ce la lu-ce la lu-ce
che luce che luce che luce!


 

"Amo l'amor che vien dal cor"
vorrei saper chi lo dice ancor.
"In questa vita voglio soffrir"
chi lo dice vorrei sentir!

ritornello

Amo il capretto se giovinetto
lo mangio solo: solo soletto.
Se poi mi dice che ha paura
quella sì che è seccatura.

ritornello

Del viaggio sono contento
e penso già all'altro evento
che se un pasto avrà fruttato
il buon campare è assicurato.

ritornello

Con questo canto la volpe appare in scena e, tirando un carretto, mima la camminata senza entrare del tutto in scena.

 

VOLPE     (Sempre mimando la camminata, rivolgendosi a qualcuno che è dietro di lui: oltre il carretto) Avete visto che bella passeggiata che stiamo facendo? Il sole splende, il verde rinfranca la vista e il cinguettio degli amici pennuti ci accompagna con sottofondo sonoro. Stiamo partecipando alla realizzazione di una serie di momenti piacevoli che ricorderemo per tutta la vita. (conclude con un sorriso pensando alla fine degli agnelli).

Voci agnelli    (Commentando con una certa malinconia) Beeee! Beeee!

VOLPE     Non c'è bisogno che manifestiate la vostra contentezza con tanto calore. Io sono felice che voi siate felici. E' una storia bellissima quella che stiamo scrivendo in questo momento. Pensate a quando, con il vostro pastore, pascolavate sotto il vigile abbaiare del cane guardiano... Pensate alle paure che vi venivano costantemente proposte quando voi volevate liberamente andare per il prato a scegliere l'erbetta più verde... Pensate a quella vita in cui tutto dovevate guadagnarvelo con la fatica... quando, se sgarravate, padron  massaro vi dava qualche bastonata per spingervi nella stalla. Ora, con me - quando arriveremo a destinazione, farete una vita - fino alla fine dei vostri giorni - che tutti, se lo sapessero, vi invidierebbero: vi metterò ad ingrassare. Non muoverete più un passo, avrete erbetta e paglia a volontà nella vostra casetta... Il vostro futuro è programmato al meglio per voi e per me... Più per voi che che me, prima. Più per me che per voi quando.... (Nel frattempo, trascinando il carretto a cui sono legate le pecore, la volpe è giunta a centro scena facendo vedere, ora le pecore)

CEFALO    (Interrompendo il lungo monologo) Quando arriveremo? Io non ce la faccio più!

PALOMBO    E' stata una giornata faticosissima. Quando ci hai fatto correre per isolarci dal branco, abbiamo fatto uno sforzo eccessivo: adesso vorremmo riposare. Perché non ci fermiamo un poco?

CEFALO    Sì, fermiamoci! Poi riprenderemo con buona lena.

VOLPE        E va bene. (Poi poggiando le stanghe del carretto per terra) Mi avete convinto. (Al pubblico, confidando) Tanto più che io, che sto trasportando anche il carretto, sono più stanco di loro. (Con tono di voce normale) E' giusto che ognuno esprima i suoi desideri.... (Al pubblico, come prima) Desideri? (Ghignando) Ultimi desideri! (Di nuovo con tono normale) Sedetevi pure e parlatemi di voi. E' bello conoscere i compagni di strada. Di questo viaggio che sarà... (Sta per dire "l'ultimo", ma si blocca) Dite, raccontate!

CEFALO    Non c'è molto da raccontare: siamo nati nell'ovile e quasi subito abbiamo capito che non tutto sarebbe stato facile perché qualcuno è venuto a toglierci il latte con un secchiello. Ci siamo guardati intorno e abbiamo conosciuto nostri simili e altre specie: il cavallo, l'asino, il bue... diversi di diversa grandezza e di diversa forma. Tutti facevano qualcosa: il cavallo tirava il carro, il bue arava, l'asino trasportava roba pesante e faceva anche altro... insomma tutti facevano qualcosa e noi? "Cosa facciamo noi?" - ci chiedevamo! Poi abbiamo capito: da noi, oltre al latte, prendono la nostra lana e...  molti di noi.

VOLPE    (Fingendo orrore) Possibile?!

PALOMBO    (Spiegando) Non lo sapevi? Nemmeno noi lo sapevamo e non potevamo mai immaginarlo, ma... Ci guardavamo intorno e ci accorgevamo che di tanto in tanto alcuni di noi non facevano più ritorno... Dove finivano? E questo ancora non lo sappiamo. Sappiamo che, comunque, non bisogna fidarsi di nessuno.

CEFALO    Ma tu ci sembri abbastanza buona... di te ci...

VOLPE    (Interrompendolo) Fidarsi è bene non fidarsi è meglio. Per esempio: mai fidarsi del lupo. (facendo la voce terribile) Il lupo è cattiiiiiiivo! E' sporco e affamato di agnelli. Sapete che cosa si racconta a proposito del lupo e dell'agnello?

PALOMBO    Ho sentito una storia, ma non ricordo bene il fatto: stavano alla fontana e allora... cosa successe?

VOLPE    (Assumendo l'atteggiamento del narratore) Successe che come tutti i giorni gli animali a sera scendevano alla fonte tralasciando l'eterna guerra per la sopravvivenza: la tregua della sete si chiamava. Dunque: un giorno, invece, successe che il lupo - forse non aveva mangiato da parecchio o forse era nervoso per fatti suoi - attaccò bottone con l'agnello che stava sull'altra sponda del fiume nel punto più in basso. L'acqua scorreva e i due bevevano. Il lupo disse allora, con molta gentilezza, all'agnello: "Fai piano, non smuovere l'acqua perché mi stai facendo bere acqua sporca." L'agnello, per chiarire, visto che il lupo l'aveva chiesto con molta gentilezza, precisò: "Non è possibile che io sporchi l'acqua che tu bevi, se sei tu che bevi prima l'acqua che poi arriva a me." Il lupo, nascondendo la sua rabbia e avvicinandosi un poco fingendo di guardarlo meglio, disse: "Ma tu... Sì, proprio tu non hai parlato male di me, sei mesi fa?" Era chiaro che cercava un pretesto, ma l'agnello non se ne accorse perché il lupo non faceva capire le sue intenzioni. Il timido agnello, ossequioso, non osando - per rispetto - dirgli che non era vero, rispose: "Egregio lupo, sei mesi fa non ero ancora nato." Il lupo non sopportò quella risposta e mostrando i denti, appena sussurrò: "Per Dio, sarà stato tuo padre" e gli saltò addosso. E quante volte sono sfuggita io, con furbizia, alla voracità del lupo e quante altre volte dovrò lambiccarmi il cervello per fare fesso il lupo.La fortuna vostra è stata quella di incontrare me e non il lupo cattivo, perché...

LUPO    (Che era ad ascoltare già da qualche minuto, alle loro spalle. Fingendo indifferenza e guardandosi le unghie:) Parlavate di me?

VOLPE    (Tra i denti) "Lupus in fabula"..."Parlando del diavolo spuntano le corna".

LUPO    Come dice, signora volpe? (Non vuole sentire o non vuole risposta e quindi riprende esagerando) Oh come sono stanco, come sono stanco.

CORO    Oh che peccato, oh che peccato...

VOLPE     (gridando) Peccato che non possiamo più fermarci per dire due chiacchiere. (Preparandosi a prendere il carretto) Si fa notte e noi dobbiamo ancora fare molta strada e...

LUPO    (Sempre esagerando) Oh quanto sei gentile, amica volpe... Come sei gentile! Vuoi offrirmi un passaggio? Ed io volentieri accetto. Volentieri disporrò il mio corpo sul tuo carretto e ti concederò il piacere di trasportarmi...

VOLPE    (Nascondendo sotto un sorriso l'imbarazzo della risposta) Sarebbe veramente un piacere, ma... Il carretto, come vedi, non sopporterebbe il peso, l'asse non é...

LUPO    Nessun problema! (Si dirige al carretto e montando sopra) Lo proviamo subito! (E' sul carretto e per provarlo, se è possibile, ci salta sopra dicendo) E' la forza che prova le capacità di ognuno di noi. Sol la forza può farci conoscere la verità. La veritààààààà (Su questo prolungamento accentuato dovrebbe rompersi il carretto e..., facendo il verso al coro di prima:) Oh, che peccato, oh che peccato...

VOLPE    (Istintivamente furibondo) E' un peccato che io non ti... ("possa dare un morso"... vorrebbe dire per concludere, ma riprendendo il controllo:) possa... non possa fare molto... non abbia... Insomma l'asse è rotto!

LUPO    (Mentre i due agnelli si difendono nascondendosi dietro la volpe, questi, sempre esagerando:) Sono dispiaciuto e allo stesso tempo compiaciuto della tua onestà: non mentivi quando dicevi che si poteva rompere l'asse. (Battendogli una zampa sulla spalla) Brava! Sei proprio un'amica di cui fidarsi. Ora dimmi cosa posso fare per rimediare al guaio? Sono a tua completa disposizione!

VOLPE    (Pensa guardando il carretto) Cosa puoi fare? Ci vorrebbe un asse nuovo... oppure un legno che possa, momentaneamente, sostituirlo.... (Al lupo) Ecco che cosa puoi fare: trova un pezzo di legno, ma il più dritto che c'è.... (Al lupo che già si è precipitato fuori scena) Mi raccomando il più dritto, altrimenti.... (Agli agnelli) Su, adesso ce la squagliamo per una scorciatoia mentre il lupo è alla ricerca dell'asse. (Tentando di sciogliere gli agnelli dal carro) Non ci conviene proprio fare il viaggio con questo lupo, non è...

LUPO    (Tornando con un legno tutto storto) Ecco il legno.

VOLPE    (Guardandolo) Ti avevo detto... (Inutile perdere tempo) Vado a vedere se riesco a trovarlo io! (Poi come se volesse suggerirlo a se stesso) Di corsaaaaaaa! (Esce)

LUPO        (Comincia a strofinarsi le mani mentre si guarda i due agnellini) E' andata! Riuscirà la nostra amica a risolvere il problema prima che si creino altri problemi? Chi lo sa?! Chi lo sa?! (Poi compassionevole, agli agnelli) Oh, ma che egoisti. Pensiamo ai nostri problemi e voi.... (Avvicinandosi e guardando sospettoso verso il punto da cui è uscita la volpe) Bisogna far presto! (Agli agnelli) Qui c'è il sole: come picchia! Con tutta quella lana addosso sicuramente soffrirete molto. Che peccato, come mi dispiace. (Come se lo scoprisse in quel momento, guardando fuori scena) Lì c'è un grosso albero che crea un'ombra meravigliosa. (Esce e si sente la sua voce, mentre i due agnelli non sanno che fare) Oh qui si sta veramente bene! (Rientra in scena e, quasi spingendo i due) Andiamo... andiamo all'ombra.... Vi riposerete mentre la nostra cara amica risolve tutti i problemi. (E mentre loro timorosi si lasciano spingere fuori scena, il lupo, dopo aver dato lo strattone definitivo e prima di raggiungerli:) Lui risolve i nostri problemi ed io risolvo i miei problemi e... (Gli agnelli sono fuori scena e il lupo, guardandosi intorno ed in punta di piedi, li raggiunge. Ora si sente soltanto lo gnam gnam e si vedono volare in scena degli ossi) Lui risolve i nostri problemi, io risolvo i miei problemi e... (venendo in scena e leccandosi i denti sotto il labbro) risolvo anche il vostro problema: non soffrirete più!

VOLPE    (Arriva con l'asse di legno e affannato. Si guarda intorno e riferendosi agli agnelli che non vede) E...?

LUPO        (Con fare dispiaciuto: come se avesse appena partecipato ad un funerale) Eh! Erano tristi.... Poveretti! (Sempre dondolando la testa) Hanno cominciato a belare... che ti facevano male al cuore, poveretti! Facevano pena! Non l'ho sopportato! (Conclusivo) Finito di soffrire!

VOLPE    (Considerando l'impossibilità di ribellarsi:) Ma...

LUPO        (Tristemente e, forse, asciugandosi qualche falsa lacrima) Più! (Poi raccogliendo qualche osso che ha buttato in scena) Erano molto teneri. E' stato un piacere farli felici: Non belano più! Ci sorridono, ora. Non ho voluto nemmeno lasciare tracce raccapriccianti: non c'è qui nessuna traccia di sangue... tutto pulito. Sono andato vicino al fiume e lì, poi, mi sono sciacquato... sulla riva però, non sono mica sciocco: il fiume è in piena.

VOLPE    (Come se illuminato da un'idea) Il fiume in piena? Il fiume in piena! (Con gioia) Il fiume in piena, che gioia.... finalmente! Da quanto aspettavo il momento: dovrai farmi un favore!

LUPO        (Prontamente servizievole) Al tuo servizio! Dimmi e sarà fatto!

VOLPE        Il fiume in piena porta molto pesce, ma assai è il pericolo che la corrente - come sai - ti trascini e faccia del malcapitato un affogato... Allora ho pensato che se tu mi aiuti dalla riva mentre io pesco e mi sazio di pesci, fare strage di pesci: dovrai reggere il capo della corda che legherò alla vita.

LUPO        (Con l'occhio brillante dalla felicità) Oh, cara... preziosa... geniale amica volpe! Tu mi ricordi la saggezza dei nostri antenati: L'unione fa la forza! Sì... io sono forte, sono uno che non si arrende mai... che il pericolo lo sottomette al suo volere, ma... in una situazione come questa... avrei desistito... Sì! (Considerando) Sì... (Prende la corda dove erano legati i due agnelli e ne unisce i due capi facendone un unico pezzo. Poi comincia a legarsela alla vita e porgerà poi l'altro capo alla volpe) Un'idea veramente volpina! Sì, volpina! E subito sarà messa in pratica... con una sola differenza: a fare strage di pesci non sarai tu, ma... Indovina?

VOLPE    (Ostentando dispiacere) E' facile indovinare, ma... poi farai andare me. Me lo prometti?

LUPO        (Con generosità) Come non aiutare un essere così generoso come te! Ma sicuro, poi sarai tu a saziarti di pesci nell'acqua infida del fiume! Ma bando alle chiacchiere e... (ridendo) Vento in poppa! Su! Non perdiamo tempo che il mio stomaco comincia a protestare: reclama ciò che il desiderio promette!

VOLPE    E sia! Va'! (Il lupo esce di scena. La corda comincia a tendersi e poi, quando è ben tesa:) Come va? (...gli grida)

LUPO        (Gorgogliante) E' bello guardar il pesce saltar.  Ingoiare è bello il pesce salterello.

VOLPE        (Lasciando il capo, che scompare, si avvia verso il carretto e, caricando su di esso tutto, si avvia all'uscita) Bene, io non ho molto tempo. Rinuncio alla pesca e ti auguro d'ingozzarti fino a...

LUPO        (Gridando dall'esterno) Ma che fai? Hai abbandonato il capo? La corrente mi trascina. Non lasciarmi! Non so nuotare: affogherò!

VOLPE        (Guadagnando l'uscita, anche lui gridando all'indirizzo del lupo) Quanto mi dispiace! Non saprai mai quanto mi dispiace. Ma sono sicuro che tu invece troverai il tuo piacere perché dopo esserti abbeverato del sangue dei due agnelli adesso abbuffati dell'acqua di fondo. Ed è questa la tua fine e... la fine di questa storia. (E' uscita di scena)

FINE

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