Approfondimento della storia


Per lo studioso
Corrisponde al tipo n. 2 nella classificazione di AARNE & THOMPSON.

Per il letterato
Si trova già nell’epica animale del Medioevo (vedi il Roman de Renart, raccolta medioevale di fiabe sugli animali).

Per il folklorista

Fa parte di un ciclo narrativo (studiato da Kaarle Krohn in Bär (Wolf) und Fuchs, Helsingfors, 1886) proveniente dalla tradizione popolare dell’Europa settentrionale: in alcuni casi, e precisamente nella Finlandia occidentale, al posto del lupo, come antagonista della volpe compare l’orso. Una sezione di tale ciclo è quella della pesca con la coda: la volpe suggerisce all’orso un modo per pescare il pesce, che consiste nell’infilare la coda in acqua attraverso un foro praticato nel ghiaccio; l’orso, però, rimane intrappolato nella morsa del ghiaccio, cosicché, quando viene aggredito è costretto a dare uno strattone e a strapparsi la coda. Spesso questo episodio è raccontato per spiegare come mai l’orso non ha la coda.

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Per il bibliografo
Compare nelle seguenti raccolte:

  • G. PITRè, Fiabe, novelle e racconti popolari siciliani, Palermo, 1875, IV, nn. 186 e 275.

  • G. PITRè, Favolette popolari siciliane, Palermo, 1882, n. 1.

  • S. LA SORSA, Tradizioni Popolari Pugliesi, Bari Roma, 1928, parte I, n. 3.

  • G. SECCO, Storie de la nona, Belluno, 1979, pp. 14-15 (qui, in luogo del lupo, compare il tasso come antagonista della volpe).

  • L. GORTANI, Tradizioni popolari friulane, Udine, 1901, pp. 86-92.

  • G. NERUCCI, Cincelle da bambini, Pistoia, 1886, n. 5.

  • C. WEBER, Italenische Märchen in Toscana, in “Forschungen zur romanischen Philologie”, 1900, pp. 40 estr., n. 8.

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