Pecora CefaloIL RACCONTO DELLE DUE PECOREPecora Palombo

C'era una volta una volpe. La volpe, dopo aver rubato due pecore, se ne tornava con le pecore che si chiamavano una Cefalo e l'altra Palombo. Le aveva legate al suo trainello per meglio badare alla guida del mezzo. Strada facendo chi t'incontra? Proprio il lupo, che le disse: "Comare volpe, quanto sono stanco. Non ce la faccio più! Mi fai poggiare una zampa sul tuo carretto?". La volpe, con tanto di falso dispiacere, gli rispose: "Non sarebbe possibile: si corre il rischio che si spezzi l'asse: il peso è parecchio... magari un'altra volta...". "Fallo per carità, non mi fido più di camminare" insisté il lupo, mettendo in evidenza - con molta simulata umiltà - i suoi denti. La volpe finì per fargli poggiare la zampa.

Dopo un poco il lupo: "Ah, come mi pesa l'altra zampa" e mise anche l'altra zampa sul carretto. E ancora: "Non sopporto il movimento del carretto mentre muovo le altre due zampe!" e il lupo salì sul carretto e poi, finalmente, si sdraiò tutto sul trainello. 

La volpe, che spiava i movimenti del lupo, fece di tutto per far scendere il lupo: prendeva tutti i fossi, faceva movimenti bruschi..., insomma tutto quello che poteva servire a disturbare l'animale che, manco per sogno, se ne stava sdraiato a sonnecchiare sul trainello. Tutto il da fare della volpe, però, portò a far rompere l'asse del trainello. A questo punto era necessario che il lupo scendesse.  Infatti scese e la volpe lo pregò di andare nel vicino campo  a prendere un pezzo di legno, il più dritto che c'era, per metterlo al posto dell'asse. Il lupo andò e,  per dispetto, ne scelse uno storto, per cui dovette andare la volpe per trovarne uno più adatto. Quando il lupo si vide solo, mangiò le pecore e poi bevve anche il loro sangue. Al ritorno la volpe vide quella strage, e dove' zittire per prudenza. 

Zitto tu, zitto io... ripresero il viaggio. Giunsero ad uno stagno pieno d'acqua. Si fermarono, e la volpe faceva notare al lupo i tanti pesci che vi nuotavano. Ad un certo punto, la volpe disse: "Se vuoi scendi nello stagno e acchiappa tutti i pesci! Io ti aspetto." L'ingordo lupo non se lo fece ripetere due volte e accettò l'invito facendosi legare ad una corda per non correre il rischio di annegare. La volpe, che in caso di pericolo doveva tirare la corda e portare in salvo il lupo, appena il lupo fu in un punto abbastanza profondo, allentò la corda e stava riprendendo il viaggio. "Non lasciarmi! Non so nuotare! Andrò a fondo!" Gridò il lupo quando si accorse del movimento.

La volpe, con in mano le redini e lo sguardo commiserevole, disse: "T'è piaciuto il sangue di Cefalo e di Palombo? Bene! Ora vai a saggiare l'acqua del fondo!".

Così si prese la rivincita sull'ingordo lupo.


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