LA VOLPE A CAVALLO AL LUPO

Un lupo ed una volpe, fatta società fra loro, se ne andavano per la campagna. Quando, lungo il cammino, videro una casina, da cui proveniva un bell'odore di formaggio, entrarono e con tutto il gusto possibile mangiarono  ricotta e cacio. 

casina

Al rumore si svegliò il padrone, che, insospettito, si armò di una mazza e scese al pianterreno, dove era la dispensa. La volpe fu svelta a fuggire da un buco, ma il lupo, vorace, rimase dentro e, quando il padrone giunse, si prese tante di quelle mazzate.

La volpe, che era fuori poco distante, godeva a sentire gli ululati di dolore del compagno, e, poiché desiderava liberarsi della prepotenza del lupo, sperava che morisse per le percosse; ma, quando lo vide uscire tutto pesto ed insanguinato, ebbe paura che se la prendesse con lei. Allora finse di piangere, e messo sul capo un po' di ricotta, che aveva portato nella fuga dalla dispensa, cominciò a gridare: "Ahi come mi duole la testa!"

Il lupo, benché sofferente, le si avvicinò dicendo: "Che hai, comare?"
- Non vedi che quell'assassino - guarda - mi ha spaccato la testa e mi ha cavato fuori il cervello? Io non ne posso più, muoio dal dolore! 

Il lupo n'ebbe pietà e la pregò di montare sulle sue spalle perché così l'avrebbe portata da un medico. 

La volpe, gioia dentro pianto fuori, si mise a cantare: -Ninna nanna, il rotto porta il sano.
Il lupo sentì ma non capiva, e perciò domandò: - Che cosa dici? 

- Niente, compare, ho una gran febbre, che mi fa delirare. 

La spiegazione poteva essere plausibile e il lupo, cornuto e mazziato, continuò a trasportare la volpe che, ormai sicura di aver gabbato il lupo, continuava a delirare con il suo canto: - Ninna nanna, il rotto porta il sano.