Personaggi

Mamma
Figlia
Principe
Narratore
I Paesano
II Paesano
La ragazza poltrona I Paesana
II Paesana
III Paesana
IV Paesana
Grandepiede
Grandepollice
Grandelabbra

     

Scena - Una piazzetta: portone padronale, balcone e finestra sullo sfondo; sulla sinistra casa e stradella con ingresso ad arco; sulla destra: finestra d'aria, ingresso di un basso e stradella come quella a sinistra.

Prima che le luci abbiano raggiunto l'intensità giusta per significare il giorno, si ode - proveniente dalla finestrella sul fondo - un lamento femminile prolungato, a cui si sovrappone in crescendo - proveniente dalla stradella a sinistra - un canto. Il lamento e il canto sono un contrappunto della vita e come tale tengono la scena tranquillamente fino a quando da sinistra appare il

PRINCIPE       (sempre cantando, felice, con in mano una margheritona) 

Oggi, sicuro, è giorno
è giorno che torno
e d'amore m'adorno
o cambio contorno.
  

È bello sapere
che sol con le pere
il cacio è da bere
alzando il sedere. 

Da quando fumando
mandai quel bando
ancora comando
di vivere amando.

                   (passando dal canto alla recitazione) Amando... Amando... (Sospiro profondo. Poi, sfogliando i petali della sua margheritona...) M'amerà... non m'amerà... m'amerà... non m'amerà... (S'interrompe. Pensa) E se non m'ama? Il buio scenderà su tutta la terra, il sole trasmigrerà in un altro cosmo e la terra, inaridita, resterà senza vita... (Sorridendo) Che bei pensieri ho fatto! Sono stato bravo! (Sta per riprendere lo spoglio della margheritona, ma.. il pianto, che riprende, lo attira) M'ama.. non... Ma.. chi, in questo giorno che è carico di promesse d'amore, piange? Chi ha causato le lacrime che inaridiscono la fonte? Chi? (Si mette in ascolto)

Mamma      (Dalla casa sul fondo si sente la sua voceFiniscila! È una vergogna. Non è possibile che si possa continuare così. Io non posso sopportare questa situazione che esaspera, disturba fino al profondo...

Principe      (Mentre la mamma continua ad urlare ed il pianto ad infastidirlo, pensaMa come è possibile che ci sia tanta crudeltà a questo mondo? Una figlia che piange e una madre che urla... quando la ricerca della pace, dell'armonia, della... (S'interrompe e poi decisoVoglio conoscere cause ed effetti di questa faccenda. (Bussa alla portaAprite! Smettetela ed aprite! Sarò il Re!

                 (Nel preciso istante in cui viene pronunciata la parola "Re", il silenzio s'impossessa d'ogni rumore. Passi concitati e, contemporaneamente, s'apre la porta e la finestra: appare la mamma e, dalla finestra, appare la bella fanciulla)

Mamma e Figlia     (Sulla soglia l'una e alla finestra l'altra) Onore a Vostra altezza! (S'inchinano con impaccio evidenziato da una perdita d'equilibrio della mamma e da una capocciata sul davanzale della figlia)

Principe      (Dopo averle osservate, con la sua margherita ancora in mano, attirato dalla bellezza della fanciulla, si dirige verso di lei e le chiedeDolce e leggiadra fanciulla, perché sciupate i vostri occhi? Perché sprecate le vostre lacrime che potrebbero, quali pure perle della vostra anima, decorare la vostra gentilezza? Dite! Parlate! Deh, rispondete!

Figlia          (Molto imbarazzata, non sa che dire e... quando sta per rispondere)

 

Mamma       Vostra magnificenza... (Alla ricerca delle paroleEhm.... la piccola.... il fiore della mia casa... ehm... ha, come dire, un... problema... Ha, come dire... insomma... la piccina... il mio bene... insomma...

Principe       (Infervorato) Avrà un senso il vostro discorso? Oppure la mia Maestà dovrà impegnarsi per tirarvi con la lingua le parole?

Mamma       (Facendosi piccola piccola) Futura luce, Maestà... dovete scusare, ma tale è il mio impaccio quanto la mia colpa. (Tutto d'un fiato) La piccola vuol sempre filare e io non posso sostenere le spese per l'acquisto della canapa che le consentirebbe di soddisfare le sue esigenze: siamo povera gente e...

Figlia          (esternando la sua meraviglia) Eh?

Mamma       (Facendola tacere) Zitta, figliola! Sono una ingrata. Dovrei benedire il cielo per avermi donato la gioia di una figlia come te e, invece... (mentre Principe guarda verso la fanciulla - dando le spalle a Mamma, questa fa cenni verso la figlia perché stia zitta)

 

Principe      (Compiangendole) Oh povere anime... povero il mio regno che non conosce i travagli dei suoi sudditi. (Dalla margherita, strappa tutti i petali e, lanciandoli lontano) M'amerà! (Avvicinandosi alla finestra) Sì! (Dolcemente, alla fanciulla) L'amore.... (Poi, cambiando tono) l'amore per il lavoro va premiato! (Alla Mamma) Voi, gentildonna.. accompagnerete  (guardando la ragazza languidamente) la giovine figliola (tono ufficiale) al castello. Là troverà tutta la canapa che vuole e là potrà soddisfare ogni suo (a parte, a se stesso) e mio (riprende l'ufficialità) desiderio. Così ho detto e così sarà fatto! (Uscendo con molta dignità) Tra non molto, miei incaricati verranno a prelevarvi. Preparatevi! (Prima di uscire, abbandonandosi alla gioia, urla:) M'amerààààà! (Esce)

 

                        Breve silenzio

Mamma       Oh, che fortuna! Il Principe c'invita a corte... Mi ha chiamato "gentildonna"! (Grida) Mi ha chiamato "gentildonnaaaaaa"! Io! Gentildonna! Io e mia figlia andiamo a corte! (Si affacciano alcuni paesani e paesane dalle stradelle) Avete sentito?

                 Se è possibile, parte una musica che sottolinei - con ritmo appropriato - il tentativo di canto corale dei paesani

Canto corale dei paesani

I Paesana      Abbiamo sentito!

II Paesana     Ma non abbiamo capito!

Coro Paesani  Vogliamo capire! Adesso puoi dire!

III Paesana     Se bene, se male

IV Paesana     Lo devi contare

Coro             per farci cantare 
 la storia del dire e quella del fare
 per poi godere del grande piacere 
 di una famiglia di questo quartiere.

I Paesano      Non sempre avviene
 che ci tolgano pene
 in cambio del bene

II Paesano     È bello sentir di qualcuno
 che ha finito il digiuno
 al momento opportuno

Coro             Lo devi contare...per farci cantare 
                     la storia del dire e quella del fare
                     e poi godere del grande piacere 
                     di una famiglia di questo quartiere.

 Mamma        (che si è portata accanto alla figlia. Le due sono affacciate alla        finestra. Parla come se facesse un comizio elettorale) Paesani e paesane tutte, oggi è giorno di festa: sono diventata gentildonna e mia figlia è figlia di gentildonna e mio marito è suo padre e... (cercando la parola) gentil... donno! 

Tutti            (Applaudono e inneggiano) Bene! Evviva! Sei tutti noi!

I Paesana      (Alla II Paesana) Hai visto come parla bene la commara?

II Paesana     (Mentre la Mamma, alla finestra accarezza la figlia che è rimasta imbambolata: non si rende conto di quanto sta succedendo) Proprio come una che sa leggere e scrivere!

Mamma       In questo giorno che io presi la nobiltà, io personalmente nomino mia figlia filatrice di lino e...

Figlia           Mamma, ma io...

Mamma        Zitta tu! (Ai paesani) Adesso questa famiglia gentilizia (indica se stessa e la figlia) deve ritirarsi nella propria... ritirata! (Chiude la finestra e, insieme alla figlia, scompare alla vista). 

III Paesana    (Alla I Paesana) Hai sentito? Ha detto che la figlia fila il lino!

I Paesana      Sì? (Alla II Paesana) La figlia fila quintali di lino! Ma se non sa filare!

II Paesana     Non solo non sa filare, ma non vuole imparare! (Alla IV Paesana) Hai capito?

IV Paesana    Ho capito e come! Non si può proprio dire che la figlia "è un ciuccio di fatica"!

I Paesano      Vedrete che quella avrà dalla sua la fortuna e...

II Paesano     ... e andrà vestita di pezze! (Ride)

                 Tutti ridono. Arrivano sulla risata due paggi che vanno a bussare alla porta della casa delle due: madre e figlia. Le risate si smorzano quando appaiono sulla soglia le due donne riccamente bardate: sembrerebbe che i loro vestiti esageratamente colorati siano stati ricavati da tende e broccati; in testa portano grosse piume di pavone. Accompagnate dalla musica e dagli sguardi dei paesani escono di scena mentre le luci si spengono. - A luci spente, mentre il narratore intrattiene il pubblico, avviene il cambio di scena.

Narratore     (Avanza con un lume acceso. Il suo comportamento è cospiratorio. Al pubblico) Cosa succederà? È chiaro... s'è capito che la ragazza è sicuramente il contrario di una lavoratrice; s'è capito che la mamma ha mentito per vantare la carne della propria carne; s'è capito che il Principe ha creduto a quanto gli è stato detto, ma non s'è ancora capito cosa succederà dopo! Da quello che al momento si va svolgendo, posso dire che la ragazza, bardata come un cavallo alla fiera del paese, giunta a palazzo fu invitata dal Principe ad entrare in un'ala del palazzo che aveva tre stanze piene zeppe di lino. Qui il Principe le disse: "Dolce e leggiadra fanciulla, queste sono tre stanze piene di lino per soddisfare la tua voglia di filare. Fila! E se fra tre giorni avrai filato tutto questo lino, sarai mia sposa!" Rimasta sola la ragazza, mentre la mamma era stata trattenuta in un'altra parte del palazzo, scoppiò in pianto. E pianse... per tre giorni pianse e per tre giorni il lino non produsse nessun cambiamento. Al terzo giorno il Principe, recatosi a vederla esclamò:

Voce Principe     Come!? Niente hai fatto?

Voce Figlia        Altezza, non posso star lontana da mia madre.

Voce Principe     Fatti coraggio e mettiti a filare! Altrimenti non ti sposo.

Narratore         ... e la lasciò di nuovo sola. Appena il Principe la lasciò, il pianto, che aveva sposato la sua disperazione, proruppe e quando...

                     S'odono voci femminili che arrivano in scena. La scena s'illumina e il cambio d'ambiente ci fa vedere la torre del castello
  
con la ragazza che, affacciata alla finestra, piange e si dispera. Arrivano le tre donne che, come sappiamo - grandi filatrici di lino - hanno deformata la parte del corpo che utilizzano per il lavoro: Grande piede; Grande labbra; Grande pollice. Le tre donne attirate dal lamento s'interessano del caso e...

Grandepiede  (Alla ragazza) Che hai fanciulla?

 

Grandelabbra  (Come sopra) Perché piangi?

Grandepollice (c. s.) Qualcuno ti ha fatto torto?

Figlia           (Piangendo) Sono perduta. Mia madre mi ha perduta. Ho perduto mia madre. Ci siamo perdute. Abbiamo perduto la pace. Abbiamo...

Vecchie       (In coro, commentando) Tutto è perduto! (Scoppiano a ridere)

Vecchie       (In coro, commentando) Tutto è perduto! (Scoppiano a ridere)

Figlia           Perché ridete? Non vi accorgete della mia disperazione? Non vedete....?

Grandepollice  (Interrompendola) Non dilungarti in inutili lamentele, raccontaci!

Figlia            Avete ragione! Ero con mia madre che mi spronava a lavorare il lino per farne filo. Avrei voluto, ma... Non so filare... Non ho voluto mai imparare e... la mamma mi ha battuta... ho pianto... piangevo e proprio allora s'è trovato a passare il Principe... il bel Principe.... il giovane Principe...

Grandepiede   Abbiamo capito: il figlio del Re!

Grandelabbra  Continua!

Figlia           S'è fermato il Principe e ha chiesto il perché e il percome del mio pianto. Mia madre non ha detto la verità ed eccomi qua: il Principe vuole che io fili tre stanze piene di lino grezzo ed in cambio mi sposerà. (Tornando a piangere) Ma io non so filare... non posso filare... non so come fare a filare...

Vecchie       (Ridono a crepapelle)

Grandepiede       Vedi questo piede? Ne ha fatti di filate.

Grandepollice      Vedi questo dito? Ne ha fatte di filate.

Grandelabbra     Vedi queste labbra? Ne ha fatte di filate.

Insieme                           Noi per te fileremo

Grandelabbra                  ma tu promettere dovrai

Grandepollice                 che quando sposa andrai

Grandepiede                   a pranzo ci terrai.

Figlia                    Ma io vi dono la mia vita se mi salverete da questa  situazione e da questa prigionia.

Insieme         Bene! Il Principe sposerai e allora ci inviterai. (Si avviano verso la torre e spariscono alla vista insieme a tutta la scena che piomba nel buio mentre il Narratore riprende il racconto).

 

Narratore      Il pianto rende, recita un antico proverbio. Il pianto della ragazza attira le tre vecchiette che, impietosite dalla situazione in cui si trova la ragazza, decidono di aiutarla.
La fortuna ha voluto che le tre vecchiette siano proprio di professione filatrici e che proprio a causa del loro lavoro il loro corpo ha subito quelle deformazioni: il piede grosso e piatto di Grandepiede perché ha sempre girato l'aspo; il pollice deformato di Grandepollice perché lo passava sempre sul filo; il labbro inferiore di Grandelabbra perché bagnava il filo.
E proprio per queste loro difformità la storia avrà una fine che non premia, questa volta, i buoni o i più meritevoli. Infatti.... 
 

                 Musica. Fuochi d'artificio e grande confusione. In scena si realizza un corteo matrimoniale: sono tutti presenti comprese anche le tre Grandi vecchie. Dopo aver partecipato al corteo, i convitati si distribuiscono sul palcoscenico. Il Principe, vedendo le tre vecchie, rivolge la parola alla nuova principessa:

Principe       Dolce sposa, tutto è andato per il meglio. Tu hai filato tutto quel filo ed io... lo speravo tanto... ho realizzato il desiderio inespresso di congiungermi a te... ma... ora, dimmi... quelle tre vecchie... le hai invitate tu?

Figlia          Sì, mio Principe. Esse sono tre mie zie che mi hanno sempre voluto bene e...

Principe       Non voglio sapere altro... solo che a guardarle, così deformi... Mi sorge un dubbio... voglio parlar loro...

 

Figlia          (Chiama) Zie! Zie! Venite, il Principe vuole conoscervi.

                 Le tre si avvicinano e il Principe rivolge loro la parola

Principe       Ho voluto conoscervi perché ho da porvi delle domande e... poiché un dubbio mi assale... voglio subito dare le risposte ai miei assilli: perché tu, dal grande piede, sei ridotta in in questo stato?

Grandepiede  Perché amo tanto filare e il mio piede è sempre sul pedale a far girare l'aspo e...

Principe       E tu che hai quel labbro?

Grandelabbra  Perché bagno il filo sul mio labbro prima che...

Grandepollice ...io col mio pollice lo attorcigli per farne matasse da utilizzare...

Principe       Avete dato le risposte che sospettavo e di questo vi ringrazio. (A voce alta, richiamando l'attenzione degli invitati) Nobili e meno nobili invitati... (prendendo la mano della Principessa) voglio, in questo giorno in cui la tristezza è proibita, ... voglio stabilire quanto segue: alla mia dolce e bella sposa è vietato toccare tutti gli attrezzi per lavorare la lana, la canapa, il lino e... È vietato alla sua bellezza di trasformarsi in... (S'interrompe e guarda le tre vecchie. Poi per dare un finale gioioso alla festa:) Adesso balliamo e insieme gioiamo.

 

                 Musica. Balli e sguardo di riconoscenza della Principessa verso le tre vecchiette.

Narratore     Sì! La ragazza poltrona, per uno strano gioco del destino, divenne poi regina e insieme al suo Principe/Re regnò e... vissero felici e contenti.

                 Mentre la festa continua, le luci si affievoliscono e, insieme alle voci, tutto diventa ... una favola che non è più.

Fine

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