Le tre vesti

C'era una volta un marito, una moglie e una figlia. La moglie morì e lasciò un "ricordino" (dono) in un comodino.

Un giorno la figlia, che ormai era grandicella, trovò il ricordino e tutta contenta corse dal padre.

- Lo sai cosa ha detto tua madre quando era ancora viva? - interruppe il padre - A chi va quel ricordino, quella ti devi sposare! -

Ora, per rispettare la volontà della madre le toccava sposare il padre! La povera figliola non poteva pensarci di sposare il padre. Chiusa nella sua stanzetta, piangeva tutta la notte e pregava la Madonna Addolorata di evitare quel matrimonio.

La Madonna le apparve:

- Di' a tuo padre: se mi vuoi sposare mi devi fare una veste -quante-stelle-stanno-in-cielo-e-pure-la-luna-e-il-sole-in-faccia.

La mattina, sollevata, la fanciulla rispose alle insistenza del padre come le aveva detto la Madonna:

- Se mi vuoi sposare devi farmi una veste -quante-stelle-stanno-in-cielo-e-pure-la-luna-e-il-sole-in-faccia.

- Questo è tutto? - soggiunse il padre.

Ora il balcone della casa dava sul mare e in quel posto stavano i diavoli. Affacciato al balcone il padre gridava:

- Diavoli, diavoli... -

- Cosa vuoi? - chiesero i diavoli.

- Mi dovete fare una veste -quante-stelle-stanno-in-cielo-e-pure-la-luna-e-il-sole-in-faccia. Se sposo mia figlia l'anima mia ve la prendete voi.

- Questo è tutto'? Domani la veste sarà pronta!

Così fu.

- Questa è la veste, quando ci dobbiamo sposare? - chiese il padre alla ragazza.

Rosinella, così si chiamava, prese la veste, la stese sul letto e per tutta la notte piangeva e pregava la Madonna. La Madonna l'ascoltò:

- Rosinella, non ti addolorare; dì a tuo padre che se ti vuole sposare deve farti un'altra veste quanti-pesci-stanno-a-mare-e-pure-l'arco di balena-in-faccia.

La ragazza, rassicurata, riferì al padre.

Questi si mise di nuovo al balcone e gridò:

Diavoli, diavoli... fatemi una veste -quante-stelle-stanno-in-cielo-e-pure-la-luna-e-il-sole-in-faccia.

Detto, fatto.

- La veste è pronta - disse il padre - quando ci sposiamo?

La ragazza prese la veste, la stese sul letto e piangeva per tutta la notte e pregava la Madonna.

Anche sta volta la Madonna l'ascoltò:

- Rosinella, non piangere; dì a tuo padre che, se ti vuole, un'altra veste deve farti, una veste-a-campanelli-d'oro-e-brillanti.

Così fece e, per la terza volta i diavoli esaudirono la richiesta.

Ora non c'erano più scuse e Rosinella piangeva disperatamente nella sua stanza.

Venne di nuovo in soccorso la Madonna:

- Questa volta dì a tuo padre che se ti vuole deve esaudire quest'ultimo desiderio: deve comprarti due colombi. Domani, poi, il giorno fissato per le nozze ti metterai in

un bacile d'acqua e farai credere a tuo padre che ti stai sciacquando; ti dirò cosa dovrai fare.

Il giorno delle nozze era giunto e Rosinella fece esattamente come le aveva detto la Madonna.

Il padre era convinto che la figlia si stesse lavando e attese, attese invano.

La Madonna, infatti, come aveva promesso, era venuta a prendere Rosinella e l'aveva portata in un pagliaro in campagna e qui l'aveva trasformata in vecchia.

- Me l'hai fatta e me l'hai saputa fare!!! - esclamò il padre quando, sfondata la porta, ebbe visto i due colombi sguazzare allegramente nel bacile d'acqua.

Cadde a terra morto per la rabbia e i diavoli vennero e presero la sua anima.

La ragazza-vecchia intanto stava nel pagliaro e la Madonna spesso veniva a trovarla.

Una mattina Rosinella udì dei cani abbaiare, erano i cani di un principe che andava a caccia. Il principe, incuriosito dai suoi cani che continuavano ad abbaiare, scese da cavallo e andò a vedere.

- Cosa fai tu qui? - chiese alla vecchia.

- Faccio il guardapagliaro.

Dopo quel giorno il giovane tornò più volte nella zona e finì per convincersi che era la donna giusta da proporre alla madre per accudire le sue galline, giacché quella che c'era non la soddisfaceva. Così fece. Il principe accompagnò la "vecchia" dalla madre e poi le mostrò il gallinaro, facendole le dovute raccomandazioni.

Ogni mattino, ben di notte, la "vecchia" si presentava alla padrona con un bel paniere pieno di uova fresche e la padrona era molto felice.

Ora un bel giorno il re di quel paese organizzò una festa e tutti, principi e cavalieri, erano invitati e anche il giovane principe decise di parteciparvi.

La "vecchia" incuriosita dai preparativi si accostò al principe per chiedergli dove andasse e questi, per tutta risposta, le tirò dietro la scopetta con cui stava spolverando le scarpe. Sconsolata per la sua triste sorte Rosinella si ritirò nella sua stanza e si mise a piangere.

In quel momento le apparve la Madonna che le promise di portarla alla festa. La trasformò in una bellissima ragazza e le disse di indossare la veste-quante-stelle-stanno-in-cielo-e-pure-la-luna-e-il-sole-in-faccia. Fuori una bellissima carrozza dorata l'aspettava per condurla al palazzo del re.

Quando il giovane principe la vide, rimase affascinato e si chiedeva chi potesse essere... sicuramente una forestiera. Presto se ne innamorò e ballando le chiese di dove fosse. La ragazza rispose:

« Balla se vuoi ballare

la mia terra non puoi comprare;

il mio paese è menascopetta»

e se ne andò. Il principe corse per inseguirla, ma la carrozza scomparve in una nuvola di polvere. Giunta al gallinaro la ragazza riprese la scorza di vecchia.

Il giorno dopo la "vecchia" si divertiva a stuzzicare il giovane innamorato e questi, per la rabbia le tirò dietro un bacile.

La festa continuava e la seconda sera Rosinella indossò la veste-quanti-pesci-stanno-a-mare-e-pure-l'arco di balena-in-faccia.

Il principe, pazzo d'amore, le chiese ancora di quale paese fosse e la ragazza rispose:

« Balla se vuoi ballare

la mia terra non puoi comprare

il mio paese è menabacile»

Il Principe s'insospettì e fu più che mai attento a inseguire la carrozza. Ma la carrozza scomparve in una nuvola di polvere.

Il giorno seguente il principe sconsolato si stava sfogando con sua madre, quando sopraggiunse la "vecchia" col solito paniere pieno di uova fresche. Al suo fare allusivo il principe, per la stizza, le rispose tirandole dietro una bacchetta.

Per la terza sera Rosinella si presentò al ballo ancora più bella col suo vestito-a-campanelli-d'oro e-brillanti e anche questa volta rispose alle insistenze del principe col solito ritornello:

« Balla se vuoi ballare

la mia terra non puoi comprare

il mio paese è menabacchetta»

Il principe sempre più sconcertato, poiché era l'ultima sera, aveva deciso di regalarle una fede per ricordo, sperando di avere il suo consenso. Ma, come le altre sere, la donna e la sua carrozza scomparvero in una nuvola di polvere.

Al gallinaro riprendeva la scorza di vecchia.

La mattina seguente il giovane principe era più che mai pazzo d'amore e non aveva la minima forza di alzarsi dal letto. La madre cercava di consolarlo, ma inutilmente. Il giovane espresse il desiderio di una pizza.

- Sì, volentieri - rispose la madre.

In quel momento entrò la "vecchia" con la cesta delle uova e chiese notizie del giovane. La riferì che quel giorno il figlio non voleva vedere nessuno, desiderava solo una pizza.

- Signora, la voglio fare io! - interruppe la "vecchia".

- No, mio figlio è troppo nervoso oggi e se dovesse trovare qualche penna di gallina nella pizza sarebbero guai.

La vecchia insistette: - Mi laverò bene le mani -. E dopo ulteriori insistenza finì per convincere la padrona.

La vecchia si lavò per bene le mani e cominciò ad impastare la pizza. Quando fu pronta si sfilò l'anello e lo mise in mezzo alla pizza.

La pizza uscì dal forno, la madre la portò al figlio e se ne andò. Nel tagliarla il giovane trovò l'anello. Ancora più confuso e fuori di sé, il principe chiamò ad alta voce:

- Mamma, mamma!

La povera donna pensò subito che qualche penna di gallina fosse capitata nella pizza e si pentì di essersi fidata della vecchia.

- Cosa è successo? - chiese.

- Devi dirmi chi ha fatto la pizza! - non disse niente dell'anello.

- Sono stata io con le mie mani. C'è qualcosa che non va?

- No, devi dirmi la verità, se no mi ammazzo.

La donna, messa alle strette, confessò:

- L'ha fatta la gallinara.

- Adesso la devi chiamare: mi deve dire dove sta la ragazza che cerco.

- Cosa vuoi da lei, è una povera vecchia, si è lavato pure le mani.

La donna disperata temeva che il figlio, accecato dall'ira, potesse uccidere la vecchia e intanto la chiamò.

La ragazza-vecchia si presentò dal signorino.

- Tu esci fuori - disse questi alla madre - voglio parlare da solo con lei.

- Mi devi dire chi ha fatto la pizza se no ti ammazzo!

- Se te lo dico - replicò la ragazza-vecchia - cosa le fai?

- La voglio sposare.

- L'ho fatta io - ribadì.

Il Principe prese l'accetta e la brandì minacciosa contro la vecchia.

In quel momento cadde la scorza di vecchia ed apparve la bellissima fanciulla che amava.

- Mamma - urlò il signorino.

- L'ha uccisa - pensò sconvolta la madre. E salì rapida le scale e, con suo grande stupore, si trovò davanti la bellissima fanciulla.

- Questa è la donna che mi ha fatto impazzire!

La ragazza raccontò tutta la sua storia e il giorno stesso furono decise le nozze, che si celebrarono con grandi festeggiamenti.

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