Approfondimento della storia

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Per lo studioso
 

Corrisponde al tipo 851 nella classificazione Aarne-Thompson (la principessa che non sa risolvere l’indovinello). Vi compare il motivo H332.1 dell’indice dei motivi del Thompson (il pretendente gareggia con la sposa).

È interessante notare come la struttura dell’indovinello si presenti simile nella maggior parte delle varianti della storia. Come nella versione pugliese in esame, si tratta di un enigma costruito su un curioso episodio a cui il protagonista assiste mentre si reca al palazzo della principessa: un episodio consistente in una serie di avvelenamenti a catena. Questo tipo d’indovinello corrisponde al motivo H802.

 Per il letterato

Di solito la principessa, sconcertata per non saper risolvere l’indovinello, cerca di scoprirne la soluzione con l’inganno: nottetempo, entra di nascosto nella stanza del protagonista, nella speranza che egli parli nel sonno e che riveli la chiave dell’enigma. Invece è lui che sorprende l’intrusa, e si procura una prova che dimostra che la principessa è entrata di notte nella sua stanza. Con questa la ricatterà, costringendola ad ammettere la sconfitta e ad accettare il matrimonio. L’intero episodio del tentato inganno della principessa manca in questa variante pugliese.

La gara per la conquista della mano di una principessa è una delle situazioni più popolari nelle fiabe tradizionali. Questo tipo in particolare fa parte di un gruppo di fiabe che hanno al centro il tema della gara d’intelligenza fra il protagonista e la principessa medesima: è anzi, fra tutte le fiabe di questo gruppo, quella che presenta la più lunga tradizione letteraria. Il tema della conquista della mano di una fanciulla tramite la soluzione di enigmi, infatti, risale perlomeno ai romanzi greci. Si ripresenta spesso anche nelle raccolte medievali.

Per il folklorista

Come fiaba popolare orale, ha una larghissima distribuzione: è diffusa dall’Islanda alle Isole Britanniche fino alla Russia, ed è stata portata spesso al di fuori dell’Europa. È stata raccolta infatti in Africa Centrale e nell’America del nord e del sud. È molto probabile l’ipotesi di un collegamento di questa fiaba con l’Oriente, considerando il grande interesse dei novellatori orientali per le prove d’intelligenza e per gli enigmi di ogni sorta e di ogni tipo (per una discussione su questo rapporto, rimandiamo a J. BOLTE – G. POLIVKA, Anmerkungen zu den Kinder- und Hausmärchen der Brüder Grimm, Leipzig, 1913-15, 5 voll., I, p. 197).

La storia è diffusa in numerose aree d’Italia, dove l’indovinello si presenta con la stessa struttura o con strutture analoghe: in molti casi, inoltre, questo tipo d’indovinello può essere riscontrato in forma separata e autonoma rispetto alla fiaba, entrando nelle tradizioni enigmistiche regionali.

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    Per il bibliografo
    Compare nelle seguenti raccolte:

  • J. & W. GRIMM, Kinder- und Hausmärchen, Leipzig, 1856, libro I, n. 22.

  • I. CALVINO, Fiabe italiane, Torino, 1956, n. 62.

  • S. LA SORSA, Tradizioni Popolari Pugliesi, Bari Roma, 1928, parte IV, nn. 1, 2.

  • G. NERUCCI, Sessanta novelle popolari montalesi, Firenze, 1880, n. 19.

  • CH. SCHNELLER, Märchen und Sagen aus Wälschtyrol, Innsbruck, 1867, n. 49.

  • D. ZORZUT, Sot la nape… (I racconti del popolo friulano), Udine, vol. II, 1925, p. 135, vol. III, 1927, p. 9.

  • A. IVE, Opuscolo per nozze Ive-Lorenzetto, contenente quattro fiabe istriane, Vienna, 1877, n. 2.

  • C. CORONEDI-BERTI, Al sgugiol di ragazù, Bologna, 1883, n. 15.

  • A. DE GUBERNATIS, Le tradizioni popolari di S. Stefano di Calcinaia, Roma, 1894, n. 24.

  • G. PITRE’, Novelle popolari toscane, parte I, Roma, 1941, in “Opere complete di Giuseppe Pitrè”, vol. XXX,  n. 16.

  • C. MARZOCCHI, 130 novelline senesi, in Manoscritto 57 del Museo di arti e tradizioni popolari, Roma, n. 85.

  • G. FINAMORE, Tradizioni popolari abruzzesi, vol. I, Novelle, Lanciano, 1882-85, n. 60.

  • A. DE NINO, Usi e costumi abruzzesi, vol. III: Fiabe, Firenze, 1883, n. 33.

  • D. COMPARETTI, Novelline popolari italiane, vol. I, Torino, 1875, n. 26.

  • F. ORTOLI, Les contes populaires de l’ile de Corse, Paris, 1883, n. 18.

  • G. PITRE’, Fiabe e Leggende popolari siciliane, Palermo, 1888, n. 1.

  • G. PITRÈ, Indovinelli, dubbi, scioglilingua del popolo siciliano, Torino, 1897, n. 947.

  • C. GRISANTI, Folklore d’Isnello, Palermo, 1909 (II), n. 24.

  • G. SCHIRO’, Canti tradizionali ed altri saggi delle colonie albanesi di Sicilia, Napoli, 1923, n. 5.

  • G. PITRE’, Cartelli, Pasquinate, Canti, Leggende, Usi del popolo siciliano, Palermo, 1913, n. 8.

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