Il nonno e la nipote

C’era una volta una famiglia tanto povera quanto numerosa: nonno ottantenne e nipote diciottenne.

Abitavano proprio sotto il palazzo del re Settevizi nella contrada di Capazzuoppo.

La ragazza aveva imparato a tagliare e cucire e tutti sapevano che faceva la sarta ma pochissimi avevano la possibilità di andare a farsi fare un vestito: il re badava solo alle chiacchiere.

Il re Settevizi ogni mattina si alzava con un capriccio da soddisfare e i fastidi ricadevano sui poveri sudditi. 

Un giorno, che non sapeva cosa fare, si mise a contare i peli della sua barba perché voleva  dare un valore alla sua barba, ma - forse perché i peli s'imbrogliavano o perché i numeri che conosceva non bastavano per contare quella peluria - fatto sta che, impiccioso, decise: "Bando!... Sì, devo fare un bando. Fatemi venire il banditore scrittore!"
Al banditore: 


Nessuno ebbe l'ardire di presentarsi!

"Affronto! 
Il popolo è incolto! 
Bisogna educarlo e per forza qui condurlo!"- gridò il re stabilendo che chiunque si trovasse a passare davanti al castello doveva essere condotto in sua presenza per dire la sua.

Il primo che malauguratamente passò da quella via, fu condotto dal re e, solo quando fu in sua presenza e lo guardò negli occhi, capì quanto era importante la salute: un pensiero ai parenti e un addio ai presenti.

Al primo seguirono gli altri: tutti popolo del regno dei più.

Il nonno e la nipote, intanto, morivano di fame perché abitavano proprio vicino al palazzo reale e, per qualsiasi servizio, dovevano per forza passare da quel punto dove le guardie fermavano i passanti e li obbligavano a salire sulla reggia. 
Un giorno che non avevano manco più il fiato, la nipote disse al nonno: - Va' tu e statti tranquillo perché quando ti porteranno dal re e ti chiederanno "Quanto vale la barba del Re?", tu rispondi che alla sua morte la  tua barba deve valere quanto la sua.

Il nonno, aggiungendo alla tremarella degli anni quella della paura, si avventurò e...

In presenza del re: - Quando morirai, la tua barba varrà quanto la mia! - disse il nonno al re Settevizi.

Un attimo di completo silenzio penetrò nel salone e poi, mentre la morte prendeva casa nella mente del nonno e un indecifrabile luccichio s'affacciava dagli occhi del re...

- Bravo! - applaudì con decisione il monarca - Bravo ma... devi dirmi... Sì, non è farina del tuo sacco! Devi dirmi chi ti ha suggerito questa risposta.

- Nessuno - soffiò il nonno.

- Nessuno? - il Re - Devi dirmi la verità altrimenti...

Il vecchio, per far sloggiare l'ombra della morte dalla sua testa, subito: -È stata mia nipote! - poi supplicante per proteggere la giovane - Dovete scusare... stavamo morendo di fame... mia nipote è giovane e...

- Conduci qui tua nipote! - ordinò Settevizi.

Alla stessa velocità dei battiti del cuore del nonno, la nipote si trovò in presenza di Sua Maestà, e... 

- Benvenuta figlia mia - pronunciò il re abbracciandola.

Come? Come? Non avete capito come va a finire?

Il re, per premiare l'intelligenza della fanciulla e onorarne la bellezzala dette in sposa al principino e...  

Il vecchio rimase col Re e fu nominato Consigliere particolare di casa reale.

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