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La caldaia ed il tegame

Un tegame ch'era tutto forato, perché vecchio, fu dato ad uno stagnino ad accomodare. Quando fu riportato in casa, pareva tutto nuovo. I proprietari lo poggiarono vicino ad una caldaia tutta nera e affumicata.

Il tegame quanto più stava, più si allontanava. Vedendo che la caldaia si avvicinava per salutarlo e domandargli che facesse a questo mondo, il tegame pieno di smorfie si tirava dietro e diceva: "Fatti in là, scostati, o caldaia, perché mi tingi" e dicendo dicendo si puliva la vernice nuova che gli avevano messa proprio allora. A vedere la scena, a sentire quelle parole, tutti gli altri arnesi dissero: "Chi è che fa tante smorfie? Per una saldatura da quattro soldi fa tante storie? Non vede che quella poveretta è ridotta così per il troppo uso?"

La morale è questa: Quando un povero diventa ricco si vergogna della compagnia dei poveri di un tempo.

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