BORSA

Un padre è capace di sostenere cento figli...

C’era una volta un padre che aveva cinque figli ammogliati, e benché vedovo, viveva abbastanza felice, perché aveva una discreta proprietà. I figli e le nuore per timore che egli sciupasse il danaro, o, sposando altra donna, lasciasse a lei i beni che possedeva, lo circondarono di tante cure e lusinghe, lo pregarono così insistentemente, che lo indussero a donar loro tutti i suoi averi.

Il buon uomo credeva di meritarsi la loro gratitudine; ma si ingannò. Nei primi giorni tutti gareggiarono nel mostrargli affetto; e chi lo accarezzava, chi lo lodava; a tavola gli davano il primo posto, e tutti lo rispettavano.

Ma passato il primo mese, le cose cambiarono. Una nuora cominciò a dire che il vecchio era petulante; l'altra si lamentava di tenerlo sempre in casa come uno spione; la terza non gli voleva dare il vitto perché doveva sottrarlo alle sue creature, l'altra non lo poteva soffrire perché era brontolone, e chi più ne ha, più ne metta; i figli stessi si mostravano non curanti del loro padre, e pregavano Dio che lo chiamasse all'altro mondo.

Il vecchio notava tutto e diceva: "Un padre è capace di dare a campare a cento figli, ma cento figli non sono capaci di sostenere un padre", e si pentiva di essersi fatto ingannare dalle loro moine.

Ma un giorno pensò di fare un tiro ai figli e alle nuore. Si recò da un vecchio compare, e chiese in prestito una calza piena di monete d'oro, promettendo di restituirgliele dopo pochi giorni. L'amico che conosceva la sua probità, l'accontentò. Come giunse alla casa, il vecchio si chiuse nella sua stanza, e cominciò a contare le monete, facendo a bella posta del rumore.

Le nuore, prese dalla curiosità, corsero ad origliare dietro la porta, e videro che il vecchio faceva dei mucchietti di monete, le contava e ricontava, e poi le riponeva nella cassa della biancheria. Capirono che egli aveva dovuto ricuperare da qualche debitore quel tesoro, e quindi deliberarono di mutar condotta per partecipare alla nuova eredità dopo la morte di lui. Difatti chi gli dette abiti puliti, chi lo pettinava ogni giorno, chi l'aiutava a vestire, chi gli faceva delle minestre saporite.

Il vecchio al tempo fissato, restituì il denaro al compare, ma fece credere alle nuore ed ai figli d'averlo rinchiuso nella cassa; anzi un giorno li chiamò attorno a se, e disse loro: "Figli miei, io non ho altri al mondo che voi; quando morirò, vi dividerete in parti uguali ciò che tengo nella cassa". I figli lo ringraziarono, e più si mostrarono affettuosi e pieni di tenerezza.

Quando il vecchio morì, i figli e le nuore non vollero attendere nemmeno che fosse portato al cimitero per dividersi l'oro, che aveva lasciato. Aprirono la cassa e trovarono biancheria; la tolsero pezzo per pezzo, ma non rinvennero un soldo.

Allora capirono il tranello, in cui erano caduti, e impararono ad avere gratitudine per chi fa del bene.

 

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