COVONI

Amor fraterno

C’erano una volta due fratelli, che si erano divisi, d'amore e d'accordo, un pezzo di terreno ereditato dal loro padre; l'uno coltivava una parte, l'altro l'altra, e ricavavano una certa quantità di grano. Il maggiore aveva moglie e figli, il secondo era scapolo e viveva solo.

Questi un giorno nel vedere il fratello tutto intento a falciare il grano ebbe un idea, e ragionando fra se, disse: "Mio fratello ha moglie e figli da mantenere, mentre io sono solo; non è giusto che la mia parte sia uguale alla sua. Stanotte prenderò sei dei miei covoni, e senza che egli se ne accorga, li aggiungerò ai suoi!". Così fece.

Il fratello maggiore - pure - disse alla moglie: "Vedi, mio fratello è solo, ed oltre alle faccende del campo, bisogna che sbrighi quelle domestiche, pur essendo malaticcio. Non è giusto che noi ci teniamo una parte di raccolto uguale alla sua. Sai che ho pensato di fare? Stanotte, mentre dorme, voglio aggiungere sei covoni miei ai suoi". E così fece. Il giorno dopo i due fratelli andati al campo rimasero sorpresi nel vedere che i loro covoni erano intatti. Per molti giorni essi fecero la stessa cosa, ma sempre i covoni erano intatti.

Una notte il caso volle che i due fratelli s'incontrassero proprio nel momento in cui ognuno di essi toglieva i sei covoni per aggiungerli a quelli dell'altro.

Allora, ammirando l'uno la generosità dell'altro, si abbracciarono, e continuarono a volersi più bene di prima.

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