GATTI

Due fratelli invidiosi l'uno dell'altro

C’erano una volta due fratelli; uno era ricco, e l'altro povero. Costui disse al primo: "In che modo ti sei arricchito?" Egli rispose:"Un giorno andai a Torremaggiore, e mi misi a fare il ciabattino; per ogni punto che cucivo, guadagnavo una lira, e così mi arricchii".

Il fratello sentito ciò, decise di fare anch'egli la stessa cosa. Cammina e cammina, fino a che vide una casetta e disse: "Ora vado là a chiedere un po' di fuoco per arrostire un pezzo di carne".

Mentre l'arrostiva, s'avvicinò una gatta, che fece sentire il suo "gnàu" Egli le disse: "Resta qua". Dopo un po' di tempo si accostò un'altra gatta, e fece lo stesso "gnàu". Poi si presentarono sette gatte, e quando la carne fu cotta, egli dette un boccone a ciascuna; così esse se ne andarono contente dopo avergli lanciato un dono, per il quale poteva cacciar denari dalla bocca.

Quando arrivò a Torremaggiore, appena gridava: chi vuol farsi accomodare le scarpe?", dalla bocca emetteva marenghi. Visto ciò, se ne tornò a casa e divenne ricco. L'altro fratello rimasto povero, andò da lui e gli domandò: Come hai fatto ad arricchire?" Quegli rispose: "Ho eseguito ciò che mi consigliasti, ed in tal modo mi sono arricchito".

Allora volle imitare il suo esempio, e messosi in cammino giunse a quella casetta; ma mentre arrostiva la carne, s'avvicinò un gatto e fece "gnau". Egli afferrò la scarpa e gliela buttò addosso facendola rimanere zoppa. Gli si accostarono le altre sette gatte, e le azzoppì tutte quante. Le gatte per dispetto lo fecero divenir gobbo. Accortosi di ciò, egli ritornò a casa, e rimase più povero di prima.

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