SACCO

LA MOGLIE SCIOCCA

C’era una volta un uomo molto povero che aveva sposato una donna molto sciocca. L'unica loro ricchezza era un sacco di grano che doveva ancora essere macinato. Un giorno il marito disse alla donna:

- Moglie mia, tieni ben conservato questo sacco di grano! Lo macineremo quando verrà Natale; per ora cercheremo di tirare innanzi come meglio possiamo!

I giorni passavano ma Natale non arrivava mai.

La donna, preoccupata, cercò di dare una mano a suo marito, così si mise sulla soglia della porta di casa e, a chiunque passava di lì, chiedeva:

- Scusa, ti chiami forse Natale?

Costoro la guardavano con aria interrogativa e, dopo aver risposto di no, tiravano innanzi.

Passò finalmente di lì un tale che, guarda caso, si chiamava veramente Natale.

- Scusa, ti chiami forse Natale?

- Sì, perché, cosa vuoi?

- Oh, buon uomo, sia lodato il cielo! Mio marito ti aspettava da tanto tempo per macinare il sacco di grano! Diceva sempre: lo macineremo quando verrà Natale! Ora finalmente sei venuto! Tienilo e riportamelo quando l'avrai macinato!

L'uomo, dapprima, rimase un po' perplesso ma, quando intuì che la donna era un po'.... per cosi dire, svitata, finse di stare al gioco, caricò il sacco sulle spalle e sparì.

Così passò il tempo e quell'uomo non ritornò più.

Un bel giorno, anzi, un brutto giorno in cui erano rimasti proprio senza nulla da mangiare, il marito chiese alla moglie di tirar fuori il sacco e, quando seppe il fatto, montò su tutte le furie.

- Sciagurata! Ed ora come faremo? Cosa mangeremo? Sapevo che eri sciocca, ma non fino a tal punto! Sei la rovina mia, disgraziata! Ah... ma questa è l'ultima che mi combini!

Così dicendo, prese la moglie e la riportò a casa della suocera. Sì, miei cari, a casa della suocera. Infatti a quei tempi non c'era il divorzio e, quando due non andavano più d'accordo, il marito prendeva la moglie e la riportava alla casa d'origine. Quindi, prese la moglie e la riportò da sua madre.

- Riprenditela! Mi ha rovinato la vita, non voglio più saperne! E' troppo sciocca per me!

Mentre ritornava a casa sua, giunse presso il sagrato di una chiesa dove c'era tanta gente vestita a festa che piangeva e si disperava. Si fermò incuriosito e chiese ad un uomo cosa fosse successo.

- Oh, disgrazia! Guardate là! La sposa è troppo alta e non può entrare in chiesa. Chi le vuol tagliare le gambe, chi la testa... oh, poveri noi, come faremo?

- Beh! - propose l'uomo - se mi date del denaro, ci penso io!

Così, ricevuta una bella somma, si avvicinò alla sposa, la fece piegare ed il corteo nuziale poté entrare in chiesa.

Adesso che ormai aveva i soldi in tasca decise di andare a mangiare, perché era da tempo che non gettava giù un boccone. Entrò nella prima bettola ed ordinò alla figlia del locandiere pane ed olive. Dovete sapere che le olive, a quei tempi, e in alcune case anche adesso, si conservavano alla concia, in capaci giare di creta e di lì si tiravano fuori prendendole con le mani.

La ragazza andò, calò la mano nella giara, acchiappò un grosso pugno di olive, fece per tirarla fuori, ma la mano non usciva. Allora cominciò a piangere e a gridare:

- Povera me, povera me! Iiihhhh!!! Come farò? Povera me, povera me! Iiihhh!!!

Tutti gli avventore si alzarono e cominciarono anche loro a gridare, a piangere, e qualcuno a dire: tagliate la mano!

Il nostro brav'uomo, sconcertato da tanta cretineria, subito intervenne:

- Se mi date del denaro, rimedio io a tutto!

Così ordinò alla ragazza di lasciare le olive che aveva in pugno e di tirare la mano libera fuori dalla giara.

Non si era ancora riavuto dallo stupore per l'imbecillaggine degli uomini che, passando vicino ad una povera casa, sentì piangere.

Cosa poteva essere questa volta?

Era una vecchierella, raggomitolata su uno scanno in un angolo buio della casa, che piangeva lacrime inconsolabili.

- Buona donna, perché piangete?

- Oh, mio Dio! In questa casa non penetra mai la luce e sono costretta a vivere al buio anche di giorno!

- Beh, se mi date del denaro, rimedierò io a tutto!

Così entrò in casa di quella donna ed aprì le finestre che erano chiuse da anni.

Pover'uomo! Ormai ne aveva viste di cotte e di crude sulla citrullaggine degli uomini e, a conti fatti, ritenne che sua moglie non era poi tanto sciocca. Così, con le tasche colme di soldi, tornò dalla suocera.

- Mamma, sono venuto a riprendermi mia moglie, tanto ho capito che al mondo c'è gente più imbecille di lei!

Così marito e moglie se ne tornarono a casa loro e vissero felici e contenti e a me non dettero niente. 

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