DOLORE

Re Maurocrone

C'era una volta una giovane che non aveva fortuna; era bella virtuosa, attempata, ma nessuno chiedeva la sua mano.

Allora ella volle interrogare una zingara sul suo destino, e questa le consigliò di andare in cerca del Re Maurocrone, il quale le avrebbe dato la felicità che desiderava. Però doveva consumare sette paia di scarpe di ferro, camminare sette anni, sette mesi e sette giorni, ed empire con le sue lacrime sette grandi vasi e sette piccoli. La povera giovane accettò questo sacrificio, e si mise in cammino.

Incontrò mille ostacoli, soffrì infinite pene, superò molti pericoli, e dopo i sette anni e mesi e giorni fissati giunse ad una caverna, stanca ed estenuata. Aveva consumate le sette paia di scarpe, aveva empito i sette vasi di lacrime, ma invece di incontrare il re di carne, ebbe la delusione di trovarlo di marmo.

Allora straziata dal dolore, cominciò a pregarlo: "Ah! Re Maurocrone mio, Re Maurocrone mio! Ho camminato sette anni, sette mesi e sette giorni per venirti a rintracciare, e dopo che ti ho rinvenuto, ti ho trovato di pietra e marmo; ah! Re Maurocrone mio!"

Così dicendo piangeva dirottamente.

Il re dapprima fu duro, perché voleva sperimentare la costanza e la fede della giovane; ma quando notò in lei le virtù che desiderava, si mutò in carne e la sposò. Così tutt'e due furono felicissimi e godettero d'ogni bene.

approfondimenti2SIPARIO