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IL SORCIO E LA SUA CODA

C'era una volta un uomo che aveva due soldi; con uno comprò un pezzo di pane, e con l'altro un po' di latte; dopo lo mise sul tavolo e andò a messa. Ritornato a casa vide sul tavolino un sorgio che stava mangiando la sua zuppa. Indispettito, gli strappò la coda, e disse che gliel'avrebbe restituita quando gli avesse ridonato il latte.

Il sorgio andò dalla pecora e le disse: "Fammi il latte, ché lo debbo restituire al padrone, altrimenti non mi dà la coda".

La pecora rispose: " Tu dammi l'erba, ed io ti darò il latte".

Il sorgio andò in campagna e disse: "Terra, dammi l'erba ché la devo offrire alla pecora; costei mi donerà il latte, e lo porterò al padrone, il quale mi deve restituire la coda.

La terra gli disse: "Dammi l'acqua che io la darò all'erba". Il sorcio andò alla fontana e disse: "Fammi il piacere di darmi l'acqua, che porterò alla terra; la terra mi darà l'erba, e la regalerò alla pecora, questa mi offrirà il latte e lo consegnerò al padrone, il quale mi restituirà la coda".

La fontana rispose che non poteva dargli l'acqua, se non chiamava mastro Nicola per aggiustarla". Il sorgio si recò da mastro Nicola, e lo pregò di andare ad accomodare la fontana, perché questa doveva fornire l'acqua alla terra; essa doveva dare l'erba che serviva alla pecora; la pecora doveva produrre il latte, che egli avrebbe portato al padrone per avere la sua coda.

Rispose mastro Nicola: "E tu dammi le uova". Il sorgio andò alla gallina e le disse: "Dammi le uova, che porterò a Mastro Nicola; costui aggiusterà la fontana la quale mi darà l'acqua; io la porterò alla terra, e questa farà crescere l'erba; l'erba sarà mangiata dalla pecora, la quale mi regalerà il latte, e col latte accontenterò il padrone, il quale mi restituirà la coda".

La gallina chiese la crusca. Allora il gatto andò dal fornaio e gli disse: "Fornaio, dammi la crusca, che deve servire alla gallina, la quale mi deve fare le uova. Io consegnerò le uova a mastro Nicola, affinché aggiusti la fontana; la fontana farà zampillare l'acqua, la quale irrigherà la terra e farà crescere l'erba; l'erba sarà mangiata dalla pecora, che produrrà il latte, ed io lo porterò al padrone il quale mi renderà la coda".

Il fornaio disse: "Dammi le frasche". Il sorgio andò al bosco, e ne domandò un fascio. Egli si prese il fascio e lo portò al fornaio; questi gli dette la crusca e la regalò alla gallina; la gallina gli dette le uova e le portò a mastro Nicola; costui aggiustò la fontana, la quale fece zampillare l'acqua, che irrigò la terra e fece crescere l'erba; l'erba fu data alla pecora, che produsse il latte: questo fu restituito al padrone, il quale finalmente si decise a ridonargli la coda.