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UN LEONE GENEROSO

C'era una volta un re, che aveva un figlio di tenera età. Un giorno questo fanciullo passeggiava solo nel giardino quando passò un leone che lo prese, e lo portò nella sua tana. A vederlo così bello e mansueto, la fiera se ne innamorò, e lo tenne presso di sé come un fratellino: gli procurava da mangiare, gli portava l'acqua e giocava con lui.

Il re, avvertito che il figlio era scomparso dal giardino, e saputo che l'aveva rapito un leone, mandò nel bosco un forte guerriero per strapparglielo. Come il leone lo vide avvicinare, gli disse: "Il bimbo è mio; tuttavia combattiamo, e chi vince, se lo prenderà". Il guerriero accettò il duello, ma fu vinto e perdette la vita.

Il re, vedendo che il guerriero non ritornava col bambino, mandò una compagnia di soldati contro il leone, ma questo con un ruggito fece scappare tutti. Allora salì sopra un albero, e chiamato il re, gli disse: "Tu mi dovevi trattare da uguale, perché tu sei il re degli uomini, e io sono il re degli animali. Domani alle otto porterò tuo figlio in bocca, e me lo mangerò in tua presenza".

La mattina dopo il leone col bambino in bocca, andò alla reggia. Le strade erano deserte, perché tutti avevano una grande paura, e finanche nel palazzo reale non c'era nessuno. Il leone, a vedere quella solitudine, disse fra sé: "Come hanno paura di me!"

Solo in una camera trovò una bambina in una culla a dormire: egli si avvicinò e l'accarezzò. Ma quella si svegliò e riconosciutolo, gli disse: "Lascia mio fratello, se no ti do le botte". La fiera le rispose: "Lo lascio, perché sei l'unica che hai coraggio; però non t'arrabbiare!" Ciò detto, lasciò il piccino e se ne tornò nel bosco.