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IL CANE, IL GATTO,IL PESCE E IL TOPO

na volta un gatto, girando sui tetti delle case, vide un cane che faceva la guardia ad un tendone d'uva baresana che, per la sua squisitezza, veniva chiamata anche uva paradiso. "Buon giorno!", gli disse "Come stai?"

"Bene!", rispose l'altro. "E come te la passi?", soggiunse il gatto. "Non mi manca nulla.", replicò il cane "Il padrone mi dà pane, carne e maccheroni ed io sono felice di servirlo!". "E sei contento di questa vita?", domandò il gatto. "Sì!", rispose quello "Solo mi duole di essere sempre incatenato. Vuoi farmi il favore di sostituirmi per un po' di tempo ché mi vado a fare un giro?". Il gatto acconsentì ed il cane, prima di allontanarsi, gli raccomandò di fare buona guardia e di essere severo con tutti. Il gatto promise.

Mentre il gatto faceva la sentinella alla preziosa frutta, si presentò un pesce che gli chiese un po' d'uva; il gatto, fedele alla consegna, lo scacciò. Poco dopo, lo stesso pesce, ritornò con una cesta piena di pesciolini, che mandavano un profumo di mare, e chiese di nuovo un grappolo d'uva in cambio della cesta. A questa offerta il gatto fece parlare lo stomaco e la sua lingua non poté fare altro che accettare lo scambio venendo meno alla promessa fatta al cane, suo compagno.

Quando il cane ritornò e vide che mancava un sorto di grappolo d'uva paradiso, volle avere spiegazione. Il gatto dichiarò di non saperne nulla, ma un topo, che aveva visto e sentito tutto, uscì dal buco in cui era nascosto e ruffianò al cane l'accaduto. A sentire ciò, il gatto fremeva di rabbia e voleva vendicarsi contro il topo; non potendo frenarsi si slanciò su di esso, che fu pronto a nascondersi nuovamente nel suo buco. Quel gatto, dovete sapere, che ancora attende quel topo ruffiano davanti a quel buco.

Ecco spiegato perché questi due animali, da allora, si odiano a morte.