Sceneggiatura della storia:

Personaggi:

 Leone Re

Lupo Dottore

Volpe Suddito

Cra-Cra — Cornacchia Banditore

e, se vogliamo, possiamo aggiungere tanti altri animali/visitatori del leone ammalato

 Scena   
 

Qui si dovrebbe descrivere la scena in ogni particolare, ma — trattandosi di un lavoro creativo — affido a voi il compito di immaginare il luogo e il posto dove si svolge questa storia che il nonno di mio nonno raccontò a mio padre e che mio padre ha raccontato a me.

  Breve premessa   
 

Nella sceneggiatura che stai per leggere e possibilmente rappresentare, si possono notare i caratteri esteriori dei vari personaggi: LEONE, raffreddato, che usa la lettera b al posto della lettera m; CRA-CRA che arrota la r e dice cre invece che re; LUPO che, infido e ipocrita, trasforma le s in f e, servile e faccendiere, usa verbi o parole terminanti in re staccando tale sillaba dal corpo della parola per darne risalto. Mentre VOLPE non ha avuto, nella scrittura, nessuna forzatura linguistica. Perché? Perché si è voluto lasciare a te la possibilità di creargli un carattere esteriore, ma sta’ attento: molti comportamenti esteriori dipendono da come si è fatti dentro.

Augurando buon lavoro, vi lascio alla lettura della sceneggiatura e al divertimento, spero, di rappresentarla.

  N.B.: Se si vuole, si possono creare altri personaggi/animali, come io ho aggiunto la Cornacchia Cra-Cra. 

NARRATORE C’era una volta un Re.  Questa volta il Re è un animale... e quale Re può essere

                         animale? Quale animale può essere Re?(Domanda) Il...? (Risponde) Leone

                         (Riprende la narrazione) Bisogna sapere che... 

 LEONE          (Entra tossendo, starnutendo, grattandosi ecc. ecc.) Ohi! Ohi! Ohi! Sono balato!

                       Sono tanto balato. Mi fa bale il collo, la gola, le reni, la pancia... L’ira di Dio! Sto

                       bale, tanto bale.

NARRATORE (Mentre Leone continua la sua pantomima, andando su e giù per

                         la scena) Ecco Leone! A vederlo non si direbbe un Re e per di più il Re degli

                          animali. Sentite come parla:

LEONE             Sto bale!

NARRATORE  Sta male! È raffreddato! Gli duole tutto il corpo. Non sa che fare. Vuole medici e

                          medicine. (Indica a sinistraChiama a sé la cornacchia Cra-Cra...

LEONE             (Chiama) Cra-Cra, Cra-Cra, vieni qua!

NARRATORE   E Cra-Cra, cornacchia banditore, si precipita dal Re. 

CRA-CRA          (Entrando) Agli orrrrdini, Maestà! 

LEONE               Sto bale! Tutti devono sapere che il Re sta bale! Tutti devono sapere che ci vuole un

                           ribedio, una bedicina per il bale del Re. Scrivi! 

  

                                   Parti subito! (Cra-Cra esce e Leone riprende a lamentarsi)

 NARRATORE     Cra-Cra parte e grida ad ogni angolo tondo della foresta il bando del Re!

                                    Sentite? (Si ode Cra-Cra chefuori scena,declama) 

 

 CRA-CRA  

 

 

  NARRATORE Cose dell’altro mondo... (Pensandoci) È un altro mondo, infatti, il mondo di favolare. È un altro mondo il mondo degli animali nel Paese di Leoluvò. Il Re malato di raffreddore dice “anibali” invece di animali;la cornacchia Cra-Cra dice “CRE” invece di Re. (Poi confermando) Cose dell’altro mondo! Ma torniamo alla nostra storia. Il Re l’avevamo lasciato malato o balato, come dice lui. Cra-Cra è andata a bandire l’ordine del CRE, come dice lei e... si vuole o no, la storia continua. Infatti...

 LUPO            (Mentre il Re continua a lamentarsi) Toc! Toc! (Beffardo). È permeffo?

LEONE         Avanti! Ohi! Ohi! Avanti! Ohi, ohi!

LUPO            (Entrando) Oh fi-Re! Oh fi-Re! Che dolo-Re! Che dolo-Re!

LEONE         Anche voi dottore? 

LUPO             (Spiegando) Fape-Re del Voftro malo-Re. Ma io il rimedio vengo a porta-Re. Per allontana-Re dolo-Re e malo-Re una pelle di volpe ci vuole per Voffigno-Re. La gola avrà calo-Re e il male dovrà paffa-Re.

LEONE              Buono bi sebbra questo consiglio. Chiabate la volpe.., pelle e tutto!

LUPO                 Per fervi-Re, Voftro Ono-Re, farò io il portato-Re: la notiffia ho da da-Re e la volpe far veni-Re!              

LEONE               Presto! Presto, presto! (Lupo esce di corsa) Oh che bravo dottor Lupo. Con un sebblice ribedio fa sparire il mio tedio.

NARRATORE     Un Re raffreddato e poeta. (Pensando) Re... Poeta? Giusto! Solo un Re poeta può “poeta-Re”. (Ride) Ma stiamo attenti! (Indica a destra) Arriva la volpe.

VOLPE               (Come per l’ingresso del Lupo) Toc — Toc. (Furbesco) Permesso?

LEONE                Avanti! Avanti desiata volpe. (Volpe entra)

VOLPE              Stimato reggitore, esimio conduttore, eccelso produttore... di serenità e di pace per questo mondo animalesco. Sono qui per il mio piacere e per i vostri comandi. Il mio orecchio attende assetato il suono dei vostri voglio.

LEONE           (Giggionandosi) Bene! Bene! Bene! Bravo! Bravo! Bravo! Ascoltabi: io sono balato... il Re è bolto balato! Il Re ha bandato cornacchia Cra­Cra per la foresta a leggere il bando. È venuto dottor Lupo e bi ha consigliato una bedicina che tu hai e che bi DEVI dare. Una cosa da niente: la tua pelle! Bi devi dare la tua pelle per fasciare il bio collo. Il consiglio è giudizioso e il bio ordine generoso: ti concedo questo onore!

VOLPE                (Rispondendo senza esitare) Grazziè! Grazzie Maestà dell’onore che mi fa. Per Voi sono disposta a tutto, l’importante è la salute ... di Vostra Maestà e il rispetto... per il parere del medico, ma... farei un danno a Vostra Maestà se accettassi senza farvi ragionare. Io sono piccolina e la mia pelle per il vostro regale collo è, purtroppo, piccolina. Se volete io subito ve la cedo, ma... Vi farei del male e io non voglio fare del male al mio amato monarca. Voglio soddisfarlo, voglio onorarmi dell’onore concessomi. E come soddisfarlo? Onorarlo? Ecc. ecc.? Attuando un tradimento? Cosa dirà Vostra Maestà quando la mia piccola pelle lascerà scoperta parte del collo? Aggravando il Vostro regale male? “Volpe mi ha ingannato!” Ma io non voglio ingannare nessuno e men che mai Nostra Luce e Nostra Vita. Renderei un servigio a Vostra Grazia? o farei una vigliaccata senza precedenti? E che dire dell’onore concessomi? È una consacrazione per me! Un esempio vivente della potenza del mio Re. Gli animali mi guarderebbero invidiosi. Io zampetterei orgogliosa e... Purtroppo dovrò perdere questo privilegio quando Vostra Maestà si renderà conto della beffa subìta e io vivrò i miei ultimi giorni distrutto dal rimorso, nascondendo il mio muso agli sguardi. Ma... poiché voglio sempre onorarvi e comunque meritare l’onore concessomi, darò a Vostra Lucentezza una piccola ma grande indicazione... Lasciatemi pensare. (Si muove pensando mentre Leone si lamenta come una femminuccia) Sì! Ci sono! (Dando importanza alla sua idea) Il Lupo! (Finge dispiacere) Devo rinunciare al piacere di servirvi! Per la grandiosa Vostra Maestà... per la Reale disgraziata malattia del Sovrano.., per tutto quanto detto e non detto, devo..., con gran dispiacere, rinunciare all’onore e... (con molto tatto) consigliarvi di onorare... sì! Proprio lui: dottor Lupo. E chi più di lui?! Lupo: dottore, servitore Vostro devoto, Grande consigliere e grande di pelle! A lui spetta l’onore di coprire Vostra Grandezza.

LEONE                (Felice) Giusto! Giusto, bio fedele suddito. Per questo disinteressato consiglio sarai prebiato. (Gridando verso sinistra) Sia dottor Lupo chiabato! E sia insignito, Volpe, del titolo di Beneamato!

VOLPE                Ed io con immensa gioia accetto le insegne e con molto rammarico lascio al dottore tutto l’onore. Mi congedo umiliato dalla mia piccolezza, appesantito dalla grandezza e magnanimità del mio Re e, per non essere stato utile a (Indicando Leone e ad esso inginocchiandosi) Tale Grandezza, corro a nascondermi da sguardi accusatori. (Esce)

LEONE      Ohi! Ohi! Ohi!

NARRATORE    E mentre aspetta dottor Lupo, il Re continua a lamentarsi. Intanto Lupo, avvertito del desiderio del Re, si precipita al Suo cospetto e... (Indica a sinistra)

LUPO                (Arrivando trafelato) Fi-Re! Cofa avete da di-Re, da ordina-Re! Io fono qui a prega-Re. Prego: di-Re, di-Re!

LEONE                Caro dottore. Egregio consigliere. Nella prescrizione, per il troppo abore che bi portate, c’è stato un errore. La volpe va bene, sì, ma... non ci avete pensato! La sua pelle è piccolina e...

LUPO                  Ho capito! (Mascherando il dispiacere con esagerata felicità) Che ono-Re! Voglio a tutti grida-Re l’ono-Re che mi fate. Ma prima di... grida-Re, voglio efegui-Re. Fatemi fubito fare quel che va fatto, vi prego! Non trattenetemi oltre, vi prego! (Gridando) Vi prego!

LEONE                Non vi trattengo!

LUPO                   Non mi trattenete? (Uscendo) La mia pelle avrete! (Esce)

LEONE                Che piacere avere sudditi così ligi. Così... Ohi, ohi, ohi! Finalbente starò beglio! Ohi, ohi, ohi!

NARRATORE      Che dire! Non ho parole. La storia si sta incamminando lungo la strada che porta alla fine del nostro viaggio: Leone ammalato, Lupo spregevole ed astuta volpe — ingredienti per una storia moraleggiante. Ma, mettiamo da parte le nostre considerazioni e proseguiamo: Lupo...

LUPO                  (Rientrando dolorante: tutto spelacchiato, con la sua pelle in mano. Gli è rimasto un po’ di pelo alle estremità delle zampe e sul muso.) Ohi, ohi, ohi che malo-Re, che dolo-Re!   

                         (Leone prende la pelle e se l’attorciglia al collo. Come sentirete, insieme alla pelle il Leone-Re erediterà anche i difetti sonori...)

LEONE                Che calo-Re! Che piace-Re! A te l’ono-Re! Addio dotto-Re! Mio fervito-Re!

                            (Esce gridando felice)

LUPO                 Ohi, ohi, ohi! Che grande onore, che grande onore. Sono proprio un gran dottore: nudo, senza calore e, diciamolo pure, impostore… ho guarito il raffreddore. Ohi, ohi, ohi!

VOLPE              (Affacciandosi da destra, mentre Lupo continua a lamentarsi ) Dire, dire. Cos’hai da dire? Più niente ormai. La tua impostura s’è rivoltata contro di te e sei rimasto con quei pochi peli che ti coprono il muso e le zampe che sembrano museruola e guanti. Riscaldati allora con il regalo che ti sei fatto e per l’onore che ti è stato concesso. Ma ricordati, mio caro dottore, che quando non si può fare del bene, non serve neanche fare del male.

NARRATORE     Sì! E ricordatelo anche voi, ragazzi: Quando non si può fare del bene, non serve neanche fare del male! (Salutando:Ciao!

 Fine                                         

 

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