Approfondimenti della storia


Per lo studioso
 

È una narrazione pugliese in cui sembrano confluire e combinarsi vari motivi, tutti attinenti al tema del destino e delle profezie: vi compaiono il motivo M340 della classificazione del Thompson (profezie sfavorevoli), il motivo M341.1.4 (la profezia della morte a una certa età) e il motivo M372 (imprigionamento per evitare che la profezia si avveri).

Solitamente, nelle storie che vedono come protagonisti re e principesse l’imprigionamento avviene in cima a una torre elevatissima: in questa fiaba di ambientazione contadina, il padre si limita a confinare il figlio in una isolata casupola di campagna.

Per il letterato

Narrazioni in cui i protagonisti cercano di evitare il compimento di una profezia ai danni dei propri figli si riscontrano in tutte le epoche e in tutte le aree geografiche. Un esempio è la fiaba nota come “La figlia del sole”, che nella sua classificazione dei racconti popolari siciliani Sebastiano Lo Nigro ha classificato come tipo *886 A (S. LO NIGRO, Racconti popolari siciliani, Firenze, 1958, p. 201-203) e di cui Italo Calvino, nella sua raccolta, riporta una versione pisana (I. CALVINO, Fiabe italiane, Torino, 1956, n. 74). La storia inizia, di solito, con un astrologo che predice che la figlia del re, all’età di 14 anni, verrà fecondata per azione del sole e darà alla luce una bambina. Il re fa quindi rinchiudere la principessa in una torre, ma lei pratica un foro con un osso. Di qui entra un raggio di sole per la cui azione la ragazza rimane incinta. Di solito la storia si conclude con la bambina, che nel frattempo è cresciuta, che va in sposa a un principe.

Un inizio simile è presente nella fiaba “Il viso” raccontata dal Basile nel suo “Pentamerone” (III, 3): al re di Fossostretto viene predetto che la figlia morirà a causa di un osso. Per evitare che la profezia si compia, il re fa rinchiudere la principessa in una torre. La ragazza si innamora di un principe e scappa dalla torre, scavando un foro nella parete con un osso. Trova però il principe già fidanzato e muore di crepacuore.

 

Per il folklorista

Tutte queste storie, anche se presentano svolgimenti diversi, sono sorrette dalla stessa struttura, con una profezia, i tentativi vani di fare in modo che non si avveri quanto è stato predetto, il compimento della profezia, molto spesso agevolato dagli stessi espedienti utilizzati per evitarla. L’idea di fondo, che sembra ispirare questo tipo di narrazione, sia nelle sue varianti popolari sia nelle versioni classiche e letterarie, è che al destino non si può sfuggire. L’antecedente mitico più illustre e più conosciuto è quello di Edipo.

 

 

 

 

 

          
Per il bibliografo
Compare nelle seguenti raccolte:

 

 

  • S. LA SORSA, Tradizioni Popolari Pugliesi, Bari Roma, 1928, parte III, n. 22.

     

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