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Pigliatela come Dio te la manda

Un tale, non avendo figli dalla moglie, n'era addolorato, e pregava i santi affinché appagassero il suo voto. Un giorno gli si presentò una persona (forse era un santo), e disse: "Tu hai tanto desiderio di avere un figlio, e sarai accontentato; ma bada che il giorno in cui egli compirà il ventunesimo anno, morrà ucciso". Il padre disse che era contento, perché pensava che a suo tempo gli avrebbe evitato con qualunque mezzo la morte. Infatti dopo alcuni mesi la moglie mise alla luce un grazioso bambino, che crebbe robusto e sano.

Quando egli fu al ventunesimo anno, il padre, per tema che si avverasse ciò che aveva predetto quel tale, pensò di rinchiudere il figlio in una casetta, che si trovava in un bosco. Lo accompagnò, e gli lasciò tutte le provviste necessarie per parecchi mesi; fra l'altro gli dette un mellone ed un coltello, e lo mise su una trave della volta, per non farlo andare a male. Poi lo pregò di non muoversi da quel punto per nessuna ragione, fino a quando non fosse andato a riprenderlo, altrimenti avrebbe potuto capitare qualche male irreparabile.

Un giorno un cacciatore, passando per quel bosco, vide nella casetta solitaria il giovane e, curioso di sapere cosa facesse, si avvicinò. Non appena gli fu appresso, gli domandò perché stesse in quel luogo; ma quegli non seppe dire nulla, ignorando anche lui la ragione per cui era stato rinchiuso colà; anzi, per avere una compagnia, lo pregò di andarlo spesso a trovare.

Intanto volendo offrire al cacciatore un complimento, prese del formaggio e del pane, e fecero colazione. Il giovane invitò l'ospite a prendere il mellone che si trovava sopra la trave, ma mentre quegli faceva ciò, cadde il coltello che stava vicino, e ferì gravemente il giovane alla gola.

Proprio allora giunse il padre il quale, sapendo che in quel giorno il figlio terminava i ventun'anni, e poteva avverarsi quanto era stato profetizzato da quell'ignoto, volle essergli accanto; e come lo vide, con ispavento, morto, domandò al cacciatore chi lo vesse ucciso. Quegli rispose che era stato lui, ma l'aveva fatto involontariamente.

Il padre si convinse ch'era stata una fatalità, e che si era avverato ciò che gli aveva predetto ventun'anni prima quell'ignoto visitatore, e senza far violenza contro l'innocente cacciatore, ritornò a casa, affranto dal dolore.

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