Per lo studioso

 

Corrisponde al tipo 1610 nella classificazione Aarne-Thompson (dividersi il bello ed il brutto). Vi compare il motivo K187 dell’indice dei motivi del Thompson (le bastonate spartite).

Per il letterato

È una storia che appartiene al mondo della letteratura aneddotica medievale e rinascimentale.

Nonostante abbia un’origine esclusivamente letteraria, la storia delle bastonate spartite è diffusissima nella novellistica popolare: è particolarmente conosciuta nell’Europa settentrionale e orientale, e sue varianti sono state registrate in Spagna e in India.

Nella raccolta dei fratelli Grimm, compare all’interno di una storia corrispondente al tipo 1642 (il buon affare).

 

Per il folklorista

Nelle versioni siciliane l’aneddoto è riferito al famoso Ferrazzano: un popolare comico palermitano vissuto nel XVIII secolo, attorno a cui è fiorito un ciclo di storie e storielle burlesche, che ne mettono in rilievo l’arguzia (si tratta di quegli stessi scherzi attribuiti a una proverbiale figura di “furbo”, che cambia a seconda della tradizione letteraria o della regione, andando dal Gonnella vissuto alla corte degli Estensi, al romano Marchese del Grillo, al Papa Galeazzo della Terra d’Otranto).

 

 

          
Per il bibliografo
Compare nelle seguenti raccolte:

  • J. & W. GRIMM, Kinder- und Hausmärchen, Leipzig, 1856, libro I, n. 7.

  • S. LA SORSA, Tradizioni Popolari Pugliesi, Bari Roma, 1928, parte II, n. 11.

  • L. GONZENBACH, Sichilianische Märchen, Leipzig, 1870, 2 voll., n. 75.

  • G. PITRE’, Fiabe, novelle e racconti popolari siciliani, Palermo, 1875, 4 voll., III, n. 156 (10).

  • G. PITRE’, Fiabe e leggende popolari siciliane, Palermo, 1888, n. 73.

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