wpe1.jpg (3663 byte)IL RACCONTO DELLA VOLPE

C'era una volta una vecchia, che aveva un galluccio. Era uno spasso per la solitaria vecchietta mirare e rimirare le mossette che faceva quel variopinto galluccio quando beccava il mangime che, due volte al giorno, gli dava: gli scatti di quel collo, gli ondeggiamenti della sua cresta, i passetti ritmati delle sue zampe... era giaia per gli occhi della nonnina. Un giorno, proprio mentre contento zampettava verso uno dei suoi spuntini quotidiani, il galluccio, inciampò e si spezzò una coscia. Il galluccio, che era molto religioso, per guarire, presto e bene, fece un voto a San Cofano: "San Cofano mio, se così sarà, appena guarito voglio farti cantare una messa.". Guarì presto e bene e quindi... Ecco che la domenica, padrone delle sue zampe, il galletto s'incamminò verso la chiesa. Era appena partito quando incontrò per la strada una gallina.

"Compare galluccio, dove vai?" "Vado a San Cofano a cantare una messa". "Vengo con te?" "Andiamo!" Il gallo è cantatore e fa chicchiricchì e la gallina è cantatrice e fa coccodè!

Cammina e cammina, incontrarono il colombo "Ohi, comare e compare, dove andate" "Andiamo a San Cofano per cantare una messa!" "Vengo con voi" "Vieni, pure!" Il gallo è cantatore e fa chicchiricchì, la gallina è cantatrice e fa coccodè e il colombo è amatore e fa "cru cru!!".

Cammina e cammina, e s'imbatterono in un'oca: "Ohi compari e comare, dove andate?" "A cantare una messa a San Cofano!" "Vengo?" "Vieni, perché no!" Il gallo è cantatore e fa chicchiricchì, la gallina è cantatrice e fa coccodè, il colombo è amatore e fa "cru cru e l'oca è papessa e fa quà quà. Cammina, cammina, incontrarono un grillo. "Ohi compari, dove andate?" "Andiamo a San Cofano per cantare una messa!" "Vengo con voi?" "Vieni!" Il gallo è  cantatore e fa chicchiricchì, la gallina è cantatrice e fa coccodè, il colombo è amatore e fa "cru cru, l'oca è papessa e fa quà quà e il grillo è canterino e fa crì crì e tutti sapranno cantare una bella messa!

Prima che arrivassero alla chiesa, comare volpe li vide arrivare e subito pensò. "Uh! che bella caccia!". E dal pensiero all'azione: corse subito in chiesa a trovare il sagrestano: "Ohi! se fai come ti consiglio io, mangiamo bene; vedi quelli che vengono?", disse indicando il gruppetto. "Sì!" "Devono cantare la messa a San Cofano. Tu mi devi dare una cotta da prete ed io mi vado a mettere nel confessionale; dirai a quelli, quando arriveranno, che prima della messa si devono confessare! Poi preparami un recipiente d'acqua calda, e mettilo vicino a me". "Va bene!" accettò l'altro.

Ecco che i cantatori arrivano! Il sagrestano dice loro: "Se volete che la messa sia ben accetta, occorre che prima vi confessiate", "Ma come?" risposero tutti in coro. "Come fanno tutti i bravi cristiani: andando al confessionale per confessarsi!", spiegò l'infamone. Vi andò per primo il compare galluccio: "Padre voglio che mi confessi". "Quali peccati hai fatto, figlio mio?"

"Se sapessi, Padre!... dinanzi a casa mia abitano degli studenti a cui non dò un minuto di pace!... tutto il giorno: chicchirichì, chichirichì! non faccio loro combinare niente!" "Oh Oh! figlio mio, questo è un gran peccato!... ora per penitenza entra ed esci dall'orciolo". Il povero galluccio, nell'orciolo pieno d'acqua bollente, si ritrovò spennato e prontamente ne fece un sol buon boccone.

Dopo andò la gallina: "Padre, io sono assai dispettosa; quando devo fare l'uovo, non lo depongo mai a casa mia e la povera mia padrona bestemmia sempre!" "Oh! Oh! figlia mia, queste cose non si fanno!... Ora per penitenza entra ed esci da quell'orciolo". Anche la povera gallina si spennò e divenne un buon boccone!

Ecco che va il colombo, poi l'oca e infine il grillo... Quest'ultimo, che s'era goduta tutta la scena dall'altare, disse: "Padre, invece di farmi passare nell'acqua calda, apri la bocca e inghiottimi; sono così piccolo!"

La volpe, questa volta ingenuamente, aprì la bocca, il grillo le fece dentro un complimento, e se ne volò.

Essa ebbe tanto disturbo da quel fetido deposito che dette di stomaco, vomitò via ogni cosa e se ne scappò. Il sacrestano, in barba alla volpe, fu pronto ad approfittare e quella sera stessa mangiò con tutta la famiglia quella bella caccia, felice e contento. E a me?... E a te?     

Non resta proprio niente 
se non delle storie diventar cliente!

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