C'era una volta una signora molto ricca, che non aveva figli; per questo sia lei che il marito vivevano tristi, e pregavano sempre Iddio ed i santi, affinché gliene dessero almeno uno. Una volta la signora pregò assai nella cappella, dove c'era la statua di S. Giacomo di Galizia, e promise di dargli in voto un bimbo tutto d'oro, se avesse esaudito il suo desiderio. Ella la notte sognò il Santo che diceva: "Ti ho fatto la grazia, avrai un figlio, ma a dodici anni egli morirà ucciso da un fulmine". La signora raccontò il fatto al marito, che se ne rallegrò, e l'anno dopo nacque un bambino bello come un giglio. I genitori lo amavano assai, e gli prodigavano tutte le cure per farlo crescere sano e robusto; e dato incarico ad un orefice di fare una statua d'oro, grande quanto un bambino, la portarono a regalare a S. Giacomo. Quando il fanciullo ebbe dodici anni, fu messo in una casa di campagna, che era tutta di ferro, ed aveva la volta a sette arcate per impedire che qualche fulmine la fracassasse, e colpisse il figlio. Ma un giorno il cielo si fece oscuro, cadde l'acqua a diluvio, ed i lampi ed i tuoni erano spaventevoli. Il ragazzo ebbe paura di stare solo in quella casa, e uscì per riparare in una capanna poco lontana, dove c'erano dei contadini. In quel momento fu colpito da un fulmine e stramazzò morto a terra. |