Solidarietà

Vale più la bontà che la ricchezza

In un paese viveva un signore molto ricco, che era un vero egoista. Non aveva pietà di nessuno, e pensava soltanto a sé. Possedeva una fabbrica di mattoni, e maltrattava gli operai. Se uno la mattina arrivava con un poco di ritardo, lo insultava con parolacce, o gli affibbiava delle multe. Le mercedi più basse le pagava lui, e voleva che gli operai lavorassero dodici ore al giorno per sfruttarli di più. Quando un infelice gli cercava l'elemosina, egli non gli dava mai un soldo; se una povera vedova gli chiedeva un prestito, egli diceva che non voleva seccature da nessuno. Aveva proprio un cuor di cane, ed era odiato da tutti.

Allorché fu per morire, il paese esultò di gioia, e pregava Dio che se lo chiamasse. E quando morì nessuno gli disse un requiem.

Dietro alla bara andarono quattro servi con le candele spente, e dovunque passava, ognuno esclamava: "E' meglio che sia morto; era un santo che non faceva grazie. Pensava solo a succhiare il sangue della povera gente. Era un briccone". E dicevano molt'altre parolacce. Invece un operaio dello stesso paese, che non aveva né case, né fabbricati, e viveva a giornata, era l'amico di tutti.

Chiunque gli cercava un favore, era sicuro d'ottenerlo. Aiutava i pezzenti, dava buoni consigli agli orfani, trovava posti ai disoccupati, sbrigava gli affari altrui, quando erano imbrogliati, prestava quattrini a chi non ne aveva, divideva il suo pane con chi ne mancava. Tutti lo amavano come un fratello, e ricchi e poveri lo giudicavano un vero galantuomo.

Una volta soffrì una pericolosa malattia, e la sua casa era, il luogo di pellegrinaggio di tutta la gente che voleva visitarlo, e fargli auguri di pronta guarigione. Le donne andavano in chiesa a pregare la Madonna, perché lo facesse stare bene, e nelle case accendevano lampade ai Santi Medici, sperando che lo salvassero da ogni pericolo.

La Madonna compì il miracolo, ed egli continuò a fare il bene al prossimo. Era l'angelo consolatore dei poveri, e si sentiva contento allorché dava agli altri tutto ciò che possedeva.

Quando s'invecchiò e morì, fu un grande lutto per il paese.

Tutti lo piangevano e lo raccomandavano al Signore, affinché lo avesse alla sua destra. La bara era seguita da uomini e donne, grandi e piccoli, che portavano candele e fiori, e gli rivolgevano mille benedizioni per il bene che aveva fatto. Ognuno diceva: "Abbiamo perduto il nostro padre! Ora chi ci aiuterà?" Dove troveremo un uomo così onesto e amico dei poveri? Non poteva Gesù Cristo farlo vivere ancora?"

Ecco come fu ricompensata la sua opera! Dispensò il bene agli altri e fu benedetto da tutti. Non era ricco, ed ebbe più onori e rimpianto che non avesse meritato il signore avaro ed egoista.

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