Approfondimenti della storia 

   

Per lo studioso

Questa fiaba pugliese sembra una versione ridotta e semplificata del tipo 750A nella classificazione Aarne-Thompson (I desideri): si tratta di un tipo fiabesco che nella sua versione estesa appartiene alle storie di carattere religioso. Fa parte, infatti, della serie delle fiabe che narrano delle peregrinazioni di Cristo e dei santi sulla terra. La storia solitamente inizia con Cristo e san Pietro che passeggiano sulla terra in veste di comuni viaggiatori. Quando chiedono ospitalità in una casa, a volte vengono scacciati altre volte vengono accolti cortesemente. Gli ospiti accoglienti vengono premiati e gli ospiti scortesi vengono puniti, e però il premio e la punizione consistono nella stessa identica cosa: il potere di far avverare tre desideri. Solitamente, il narratore non si sofferma tanto sui desideri espressi dagli ospiti saggi, quanto del modo in cui gli ospiti cattivi scioccamente sprecano i tre desideri. I particolari di questi desideri saggi o sciocchi variano molto, da versione a versione, e però l’idea centrale rimane sempre quella: premi e castighi di carattere magico, elargiti in virtù del trattamento riservato a creature sante (o, in altri casi, soprannaturali). Nonostante lo sfondo da leggenda sacra, l’ispirazione e l’andamento generale della fiaba rivestono un carattere burlesco. La storia, quindi, è interessante, in quanto combinazione di tre filoni: la tradizione della fiaba meravigliosa, che ha la magia e il soprannaturale come elementi centrali; la tradizione della leggenda pia; il racconto umoristico, che mette alla berlina gli sciocchi.

 

 

 

Per il letterato

Da un punto di vista letterario, è interessante notare che le peregrinazioni di Cristo e degli apostoli sulla terra rappresentano un tema caro alla letteratura medievale. L’altra parte della fiaba, quella che riguarda i folli desideri, è anch’essa un tema popolare negli scritti del medioevo, ma appartiene in primo luogo alla letteratura dei fabliaux e dei racconti burleschi.

Per il folklorista

Questa fiaba è entrata nel folclore di quasi tutti i paesi europei, ma non sembra essere conosciuta al di fuori dell’Europa (perlomeno nella sua forma completa). Il motivo isolato dei tre desideri sprecati scioccamente, slegato dalle leggende sui santi, è anch’esso diffuso praticamente in tutta Europa, e ha versioni analoghe in Indonesia e in Corea.

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Per il bibliografo
Compare nelle seguenti raccolte:

 

 

  • J. & W. GRIMM, Kinder- und Hausmärchen, Leipzig, 1856, libro II, n. 87.

  • I. CALVINO, Fiabe italiane, Torino, 1956, n. 41.III.

  • S. LA SORSA, Tradizioni Popolari Pugliesi, Bari Roma, 1928, parte II, n. 28.

  • L. GORTANI, Tradizioni popolari friulane, vol. I, Udine, 1904, p. 12.

  • D. G. BERNONI, Tradizioni popolari veneziane, Venezia, 1875, n. 1.

  • G. G. BAGLI, Saggio di novelle e fiabe in dialetto romagnolo, Bologna, 1887, p. 21.

  • C. MARZOCCHI, 130 novelline senesi, in Manoscritto 57 del Museo di arti e tradizioni popolari, Roma, n. 83b.

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