pignatta

Personaggi

I Anziano
II Anziano
Contadino
Benestante
 

Moglie
Carrettiere
Altra Voce 
(Pescatore)

         A sipario aperto si sentono delle voci che possono provenire anche dalla platea. Si concretizzano due anziani: portano, oltre al bastone da passeggio, anche due sedioline pieghevoli (una per uno) . È forse estate, ma potrebbe essere anche primavera o autunno o, forse, inverno. I due sono vestiti di bianco ed in testa portano cappelli di paglia (Panama). Ora che sono in vista...

II Anziano         No! Non può essere! Io dico che l'uomo si fa il destino da solo e che non è possibile che qualcuno possa...

I Anziano        (Come se continuasse il discorso che aveva già avviato, dirigendosi verso il centro scena) Non puoi, anzi, non devi essere così... come dire: fermo in questa tua visione. Ti dico che esiste! Esiste e posso provartelo...

II Anziano        Ma come è possibile provare una cosa che non si può toccare? Com'è possibile stabilire se questo o quel fatto si è verificato per un intervento che non è possibile dimostrare? La Fortuna non esiste! È inutile che insisti!

I Anziano        Non voglio insistere. Non voglio convincerti... non voglio violentare le tue ormai radicate convinzioni... ma... (Fermandosi. Sono arrivati a centro scena) Che ora è? 

II Anziano        (Guardando in alto, verso il cielo) Mah?! E chi lo sa? 

I Anziano       (Non risponde alla domanda. Aprendo la sediolina) Sediamoci!

II Anziano        (Aprendo anche lui la sediolina) Sediamoci! (Seduti) Sei stanco?

I Anziano       (Guardando, con mano a visiera sopra gli occhi, verso il pubblico) Una bella giornata. (Indicando il pubblico) Bel panorama. (Indica lo spazio scenico) Tutto è pronto: (Come se stesse facendo una confidenza, all'amico Anziano) Sta per passare di qui una storia che ti farà cambiare idea: La fortuna esiste! (Si sentono delle voci provenire dalla quinta sinistra) Senti? (Indica la direzione delle voci) Siamo arrivati al momento giusto. (Poi alzandosi e spostandosi con tutta la sediolina) Spostiamoci, mettiamoci al riparo dalla storia che sta passando così potremo godercela meglio. (Si sposta, seguito dal I Anziano. Si siedono in proscenio con le spalle al pubblico: sono spettatori teatrali nell'azione scenica)

II Anziano       (Mentre si sentono le voci che arrivano) Ma di quale storia stai parlando?

I Anziano      (Richiedendo il silenzio) Sc-sc-sc-sc. La storia de: La fortuna fa i soldi e non i soldi fanno i soldi. Ascolta!

             Entrano in scena altri due personaggi: Contadino e Benestante. Contadino si porta, poggiata sulla spalla, una zappa e a tracolla una bisaccia a doppia tasca in cui, si presuppone, porti attrezzi in una tasca e da mangiare nell'altra. Il signore Benestante, vestito di scuro, gli è accanto con il suo bastone. Arrivano in scena e camminano, lentamente, verso il pubblico. Le luci vogliono imitare un'alba. I due camminano come se fossero su un viottolo di campagna e ad un certo punto sono di spalle al pubblico e le loro sagome sono nettamente distinguibili. 


Questo potrebbe essere l'effetto che si vuole raggiungere: 
due sagome in cammino.

I Anziano    (Indicando il contadino al II Anziano) Hai capito?! È così convinto che i soldi fanno i soldi che, per non far vedere i soldi alla moglie che li spenderebbe, li nasconde dentro una pignatta  sicuro che i soldi avrebbero - conservati - prodotto altri soldi.

II Anziano   Concordo con te che Contadino è un poco cocciuto: Come? È venuto in possesso di tutte quelle monete e non pensa che potrebbe dare una svolta alla sua vita? Proprio incomprensibile il suo atteggiamento...

I Anziano     Per di più, a convalida di questo, il giorno dopo che cosa gli va a capitare? Gli va a capitare che.... mentre Contadino, dopo aver lasciato le monete dentro la pignatta, se ne va in campagna, la moglie - che aveva bisogno di un po' di terreno per piantare alcune piante di basilico... (Indica il centro scena che si illumina in diversi punti: sullo sfondo vediamo ancora Contadino che lavora e più avanti una luce che indica un punto della scena)

                  Da una quinta si sente una voce femminile, la Moglie,  che chiama e alla chiamata accorre il Carrettiere. 

           Si accende la luce sugli Anziani e si spengono le altre luci.

II Anziano   (Facendo l'atto di alzarsi mentre viene trattenuto dal I Anziano) Ma questo è inconcepibile! Io voglio avvertire la signora, non è possibile che...

I Anziano    (Trattenendolo) Non è possibile intervenire. Noi non siamo di questa storia. Questa è una storia che deve passare così com'è. Tutto è fatto e non può essere sfatto. Cosa aveva detto il signore benestante?

II Anziano   (Quasi incosciente) Che la fortuna fa i soldi!

I Anziano    Bene! La storia vuole dimostrare se è vero questo oppure è vero quello che dice il Contadino: "i soldi fanno i soldi". Stiamo a vedere! (Riprende la narrazione) Bisogna sapere che quando il marito si ritirò e non trovò la pignatta, sgridò aspramente la disgraziata, la quale si giustificò dicendo che l'aveva data perché non sapeva che essa conteneva monete d'oro. 

                   Mentre il I Anziano racconta si sentono le voci litigiose fuori scena. I due con espressioni chiare, contemporaneamente al racconto, commentano l'avvenimento.

II Anziano       (Commentando) Il comportamento della moglie è molto superficiale: Come? Dai tutti quei soldi? Come? Non guardi nella pignatta?

I Anziano       (Mentre l'alterco dei due fuori scena è terminato) Intanto il carrettiere nel vedere quel tesoro, temendo che la padrona lo volesse restituito, lo nascose in un giardino.

                  Si vede in penombra il carrettiere che, con la pignatta, dopo essersi guardato intorno fa l'atto di seppellire la pignatta.

I Anziano      Il contadino tutto afflitto tornò a lavorare al suo campo. Passò di lì il signore

                           La scena ritorna a concretizzarsi come prima: al buio gli anziani, illuminati gli altri.

                   Contadino, rimasto solo, si guarda intorno e, dopo aver preso dalla bisaccia il suo cappello, mette tutte le monete dentro il copricapo.  La luce sul contadino si spegne e si accende sugli anziani.

I Anziano       (All'altro) Hai visto? Cosa dici? Come finirà?

II Anziano      Non mi azzardo a fare un pronostico: nelle storie tutto può diventare possibile. Può avere ragione il contadino come può avere ragione il signore benestante. Comunque... sono curioso. Voglio conoscere subito il seguito...

                  La luce posizionata sul contadino si accende. Sono in luce le due postazioni: Contadino e Anziani. Il contadino sta lavorando.

I Anziano     (Indicando il contadino) E se ti dicessi di trarre le conclusioni vedendo che il contadino è tornato a lavorare? Cosa mi diresti?

II Anziano   ... che qualche altra cosa è andata storta e che...

I Anziano    ...infatti! Quel giorno che Benestante consegnò altre monete al contadino, questi - tornandosene a casa col suo berretto porta-tesoro - fu assalito da un grifo che, attratto dal cappello, gli piombò addosso ed in un attimo glielo tolse portandoselo via. 

II Anziano      (Mentre Contadino continua a lavorare) Ma è proprio scalognato! Vuol dire che è destino che deve rimanere povero. È destino che..

I Anziano      (Interrompendolo) Non avanzare ancora nessuna ipotesi.. e non parlare di destino perché... (Riprendendo il tono del racconto)

            Si vede la sagoma del contadino che afflitto e sconsolato ritorna a casa.

I Anziano     (Continuando) Perché, quello stesso giorno... Insomma, tornato a casa, afflitto e sconsolato, non ebbe la forza nemmeno di dire buongiorno o buonasera. Si mise a letto e sembrava che stesse aspettando tranquillamente la fine dei suoi giorni. Non sapeva il poveretto che... (Interrompendosi mentre si sente, fuori scena, una serie di tocchettii alla porta: Toc toc toc toc toc toc)

Voce Contadino   (La sua voce è molto triste) Chi è? Che c'é? Non c'è nessuno!

Altra voce           Compare, scusate, ma ho bisogno di un favore.

Voce Contadino    Non c'è nessuno! Io sono morto!

Altra voce            Compare, sono io: Peppino il pescatore. Non scherzate compare: ci siete, e come! Ascoltate: ho bisogno urgente di un po' di piombo e so che voi ne avete. I negozi sono chiusi e... Me lo date? Vi prometto che il primo pesce che pescherò sarà vostro.

Voce Contadino    Se è questo... Entrate e prendetelo voi stesso... io sto morendo.

Altra voce           Sempre pronto a scherzare il compare. (Come se l'avesse trovato) Ah, eccolo. Lo prendo e grazie compare. Il primo pesce, compare, sarà vostro. La promessa è promessa. (Ridendo) Adesso me ne vado e così, compare, potete morire in pace. Ci vediamo (Se si vuole, si può far sentire una porta che si chiude)

I Anziano          (Sorridendo) E proprio così fu. La mattina seguente, il contadino non era morto e il pescatore, fedele alla parola data,  mandò al generoso amico il primo pesce pescato. Quando la moglie lo pulì per farne cibo digeribile s'accorse che nella pancia del pesce c'erano due brillanti. Nel vedere quel tesoro, ne gioì immensamente, e subito - insieme al marito risorto - si recarono da un orefice per farli valutare. 

II Anziano       Ma questa storia sa dell'incredibile. Tutte queste coincidenze, tutta quell'alternanza di Fortuna e Sfortuna non può essere la ... 

I Anziano        Non pronunciare la parola "Verità". Qui, davanti a te hai il testimone... Il testimone sì, perché in questa storia ci sono nato: io allora ero quel (indica il punto in scena) il Benestante. Sì, io sono colui che asseriva... che asserisce: "La fortuna fa i soldi e non i soldi fanno i soldi"

II Anziano      (Sorpreso) Tu? Allora questa è una storia vera? 

I Anziano      Vera? (Sorriso) Io testimonio la mia verità, quella in cui credo. E, ricordatelo, tutto diventa vero se ci credi. Noi siamo veri? Siamo finti? O fingiamo di essere veri? .... Caro il mio interlocutore, è una questione che potremo decidere fuori da questo ambiente. Ora è necessario che tu sappia che l'orefice, dinanzi a sì raro tesoro, si dichiarò disposto a dare le sue ricchezze in cambio dei due brillanti. Il contadino, più vivo che mai, accettò subito il cambio e...

II Anziano    ... e visse felice e contento. Storia non è più, guai a loro e ridi tu: una bella storia dei nostri nonni.

I Anziano     Ognuno è libero di pensarla come vuole. Io posso aggiungere che la storia non finisce qui. Chi lo dice, ti ho appena confidato, è parte di questa storia e la conclusione giusta, quella con la morale, avviene dopo tanti anni: proprio ieri.

II Anziano    (Sorpreso) Ieri?

I Anziano     Ieri o avant'ieri o la settimana scorsa o... domani? Lasciamo stare! Quel giorno ripassai dinanzi all'orto e non vedendo il contadino, domandai informazioni di lui; seppi che era a villeggiare nella sua villa e, preso a nolo un cavallo, ci andai. (Si dirige verso il fondo scena mentre il II Anziano lo guarda in qualità di spettatore. I Anziano, ad un certo punto, chiama:) Ehi di casa! C'è nessuno?

I Anziano     (Salutando con un cenno del cappello) Salve! Non mi riconoscete?

I Anziano     (Subito) La fortuna fa i soldi e ...

I Anziano       (Sorriso enigmatico: lo sapeva o lo scopriva in quel momento?) Ma guarda un po' la fortuna. È vero allora che...

I Anziano     E se vi dicessi che lo so che cosa...

I Anziano    La fortuna! 

I Anziano     Ora che siamo d'accordo su questo accordiamoci per augurare a tutti tanta fortuna. (Chiamando in scena anche gli altri personaggi) Venite, venite tutti! (Sono tutti allineati e rivolti verso il pubblico)

INSIEME     Con la storia andiamo via
                     e vi auguriamo: "Così sia...
                     per ognuno e in armonia."
                     E... 

                 "Beati noi e loro" gridiamo tutti in coro.

Fine

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