Approfondimento della storia

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Per lo studiosoj0079190 small

 Corrisponde al tipo 955 della classificazione Aarne-Thompson (lo sposo ladrone).

Per il letterato

Questa fiaba pugliese segue molto da vicino lo schema dell’analoga narrazione che compare nella raccolta dei fratelli Grimm, “Il fidanzato brigante”: la giovane donna crede di aver sposato un gentiluomo, ma andando a vivere da lui si accorge di essere capitata in un covo di ladroni. Assiste, nascosta, all’uccisione di un’altra ragazza, dal cui cadavere taglia un dito che esibisce, alla fine, come prova. Il particolare del banchetto, durante il quale la protagonista, invitata a raccontare una storia, racconta, come se fossero un sogno, le proprie vicende, smascherando così il brigante, è presente sia nella fiaba pugliese sia nella storia dei Grimm. Quest’ultima, però, è caratterizzata da un tono più cupo e da dettagli più macabri: per esempio, i banditi sono anche cannibali, e la ragazza uccisa – che compare anche nella storia pugliese - viene per di più fatta a pezzi e divorata.

Per il folklorista

La storia ha molti punti in comune con quella di Barbablù: nelle loro rispettive evoluzioni e diffusioni i due tipi fiabeschi, molto probabilmente, si sono influenzati reciprocamente.

Questa fiaba è piuttosto popolare in tutte le parti d’Europa, ma sembra quasi del tutto sconosciuta negli altri continenti. Ne sono state raccolte versioni singole in Armenia, India, Virginia e Stato di New York.

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Per il bibliografo
Compare nelle seguenti raccolte:

  • J. & W. GRIMM, Kinder- und Hausmärchen, Leipzig, 1856, libro I, n. 40.

  • S. LA SORSA, Tradizioni Popolari Pugliesi, Bari Roma, 1928, parte IV, n. 34.

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