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 Per lo studioso

            Corrisponde al tipo 307 nella classificazione Aarne-Thompson (la principessa nel sudario). In questa variante pugliese, la fanciulla, dopo morta, ritorna sotto forma di ombra.

Per il letterato
 

Nella forma più diffusa e conosciuta della fiaba, la fanciulla si trasforma in un vampiro. In ogni caso, come in questa versione pugliese, nella sua struttura classica la fiaba presenta il motivo dell’eroe che, grazie ai consigli di un vecchio, per tre notti consecutive riesce a evitare la maledizione della fanciulla-vampiro, e alla fine la richiama in vita.

Per il folklorista

La fiaba è molto popolare nell’Europa orientale, soprattutto nell’Estonia, nella Lituania, nella Russia e nei Balcani: ciò è comprensibile, considerata la diffusione delle credenze e delle superstizioni relative ai vampiri in quell’area geografica. Nell’Europa occidentale, la storia è conosciuta ma non ha goduto di una analoga diffusione.

• S. LA SORSA, Tradizioni Popolari Pugliesi, Bari Roma, 1928, parte IV, n. 29.

• L. ANGIULI - L. DI TURI – G. MINARDI, Puglia in Favola, S. Prospero (Modena), 1999, parte I, n. 1.1.

• L. ANGIULI - L. DI TURI – G. MINARDI, Favolare, S. Prospero (Modena), 1993, p. 49.

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