Approfondimento della storia

   


Per lo studioso
 

Il Lo Nigro, nella sua classificazione dei tipi fiabeschi siciliani, indica questo racconto come tipo *926 (S. LO NIGRO, Racconti popolari siciliani, Firenze, 1958, pp. 215-216).

Deriva da un incrocio fra il tipo 921A nella classificazione Aarne-Thompson (le quattro monete) e il tipo 922B (l’effigie del re sulla moneta): al primo tipo appartiene il motivo dell’arguta risposta che il contadino dà al re su come utilizzi il suo denaro; al secondo tipo appartiene l’episodio dello stratagemma che il contadino adopera per poter rivelare il segreto senza incorrere nell’ira del re.

 Per il letterato

Il racconto conosce un’ampia diffusione già nelle raccolte medievali di novelle e negli exempla utilizzati dai predicatori. Lo si trova nei Gesta Romanorum (cap. 57), dove si narra dell’orefice Focus, che utilizza così gli otto soldi guadagnati quotidianamente: due li restituisce, perché li dà al padre, due li presta, perché li dà al figlio, due li perde, perché sono per la moglie, due li impiega per sé.

La storia appare poi nel Novellino (n. 82): anche qui, in particolare, torna l’elemento della risposta misogina data dal protagonista, un fabbro, a cui i soldi dati alla moglie sembrano sprecati, dato che ella “non sa far altro che bere e mangiare”.

L’intreccio e la sovrapposizione dei due elementi narrativi (la curiosa risposta del protagonista sull’uso del denaro; l’arguzia relativa all’effigie del re sulle monete) appaiono stabili nell’Europa orientale e occidentale.

Per il folklorista

Per una esauriente lista di riscontri nella tradizione orale, si veda la nota del Koehler alla versione siciliana contenuta nella raccolta della Gonzenbach.

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Per il bibliografo
Varianti di questa fiaba sono riportate in:

  • S. LA SORSA, Tradizioni Popolari Pugliesi, Bari Roma, 1928, parte IV, n. 5.

  • L. GONZENBACH, Sichilianische Märchen, Leipzig, 1870, 2 voll., n. 50.

  • G. PITRE’, Fiabe, novelle e racconti popolari siciliani, Palermo, 1875, 4 voll., IV, n. 297.

  • G. PITRÈ, Studi di leggende popolari in Sicilia e nuova raccolta di leggende siciliane, Torino, 1904, n. 1

  • G. PITRÈ, Indovinelli, dubbi, scioglilingua del popolo siciliano, Torino, 1897, p. 312.

  • G. A. DI GIACOMO, Gioco e fantasia, Roma, 1956, p. 36

  • Biblioteca del Museo Nazionale di Tradizioni popolari, fasc. 181

  • D. GIUSTI, Racconti popolari e filosofia del popolo, Bari, 1937, p. 9.

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