IL RACCONTO DEL PESCE

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Era una volta ed era un pescatore, il quale moriva di fame; quindi volle vedere se poteva pescare qualche pesce e mangiarlo come companatico col pane.

Buttò la rete a mare e prese un pesce piccino piccino. "Che devi fare di me, che sono così piccolo?" - gli disse il pesce - "Lasciami altri otto giorni, così m'ingrosso!". "E come faccio a trovarti?" - domandò il pescatore. "Senso mi chiamo; quando vieni, basta che gridi, che ti rispondo!". "Va bene!", e se ne andò più avanti. Calò la rete ad un altro punto; ma pescò un pesce più piccolo del primo. "Che trovi in me! Sono tutto spine, fammi ingrossare un altro poco, almeno ricavi qualche cosa!". - "E come ti chiami?". - "Giudizio!". E se ne andò.

Agli otto giorni pronto il pescatore andò al punto dove aveva pescato il primo pesce. - "Senso, senso!", gridò. Ecco che appare un pesce bello, grosso e rosso che gli rispose: - "Che senso hai avuto? Mi hai lasciato e te ne sei andato!". E scappò via. - "Me l'hai saputa fare!", gli rispose il pescatore; e andò più avanti.

"Giudizio, giudizio!", cominciò a gridare. Subito un bel pesce colorato cacciò il capo. - "Che giudizio hai avuto? Mi hai lasciato e te ne sei andato!", disse. A sentire ciò egli tornò a casa mortificato per la sua stupidaggine.