approfondimento 

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Stiamo lavorando

casa di campagna

I tre consigli

C'era una volta una famiglia. Padre madre e figlio. La campagna era una desolazione, non si vedeva crescere nemmeno un filo d’erba e… dei frutti non ne parliamo. La fame si faceva sentire. La povertà la faceva da padrona in tutta la casa e la stanzetta cucina si era presa la licenza. I due poveri cristi, marito e moglie, non sapevano come tirare avanti: la donna, pugni in bocca, si disperava, il marito se la prendeva col tempo e coi santi vedendo il figlio che teneva bisogno delle cose essenziali per crescere come un cristiano. La casa, come tutto il resto, cominciava a perdere i pezzi e i giorni, sempre della stessa misura,  passavano senza poter sperare niente di buono. Fu allora che il giovane marito disse: "Moglie mia, io vado a cercarmi un lavoro: qualsiasia lavoro, anche il più fetente, per strappare la giornata. Non si può stare con le maninmano. Ti manderò la mesata e tu tirerai avanti la vita con questo figlio". Cilluzzo, questo era il nome del marito, partì e, senza portarla per le lunghe, trovò il lavoro… un bel lavoro con tanto di paga che si prendeva il lusso di mandare alla famiglia il suo guadagno. La moglie con i soldi che riceveva, fece quello che deve fare una madre: pensava al figlio che cominciò a rinforzarsi le ossa e a crescere com’era giusto. La vita cominciò a diventare vita. Bisogna sapere che la moglie Cecchina, questo il suo nome, era una donna costumata e, oltre a far resuscitare la stanza della cucina, riusciva a mettere nel carosello un gruzzoletto che le servì, più in appresso, per mettere il giovane Michelino, il figlio,  in convento per  farlo diventare prete e, forse, santo.

Cilluzzo, dopo molti anni che stava a servizio in una masseria lontano lontano dalla casa, disse un giorno al padrone: "Padrone mio, io me ne voglio andare a vedere mia moglie e mio figlio che chissà come si sarà fatto dopo tanto tempo!". Il padrone, mastro Coletto, gli diede quanto gli toccava e Cilluzzo, diventato giudizioso dopo quante ne aveva passate, gli disse: "Ora, mastro Coletto,  datemi un consiglio!". Quello, guardandolo negli occhi, rispose: "I consigli, caro Cilluzzo, si pagano!". "Ed io pago! Questo è il problema?", rispose l'altro.

Allora il padrone disse: "Quello che vedi, vedi, e quello che senti, senti!". Cilluzzo gli diede mille lire e, non contento, aggiunse: "Datemi un altro consiglio… chissà?!". Il signore, senza pensarci sopra, col l’indice e il pollice in movimento sentenziò: "Chi lascia la via vecchia e prende la nuova, sa che lascia e non sa che trova!". E la sua mano ritirò altre mille lire. Poi Cilluzzo, mentre faceva per prendere la strada di casa, si girò e –ancora -  aggiunse: “E se vi chiedessi un terzo consiglio?”. “Sempre quello è il prezzo da pagare, amico mio bello!”. “Sia come sia. Queste sono altre mille lire!” "Non essere precipitoso nel giudicare!". La santa donna della padrona, donna Concetta, con la santa benedizione gli offrì una pizza dolce e Cilluzzo lasciò la masseria e prese la via.

La strada era lunga e i pensieri erano leggeri. Si fece tardi e, per la notte, trovò ricovero in una taverna dove riposò su un vero letto fino all’alba. Mentre dormiva sentì un fracasso, come se uccidessero qualcuno. La mattina i cantinieri gli domandarono: "Hai sentito qualche rumore questa notte?". Cilluzzo si ricordò il primo consiglio e rispose che non aveva sentito niente. Meno male! Infatti alcuni amici più tardi gli dissero: "Hai fatto bene a dire così, perché, se dicevi la verità, ti trovavi senza la testa". Egli pensò: "Mi è convenuto molto l'aver dato quelle mille lire al padrone, perché così ho scansata la morte". E ripigliò la via, che conosceva.

Incontrò certi compagni che gli dissero: "Vieni per la via nuova ch'è più breve!". Egli si ricordò dell'altro consiglio, e se ne andò per la vecchia. Giunto al paese, seppe che per la via nuova era stato commesso un omicidio, e disse: "Benedico il danaro, che ho dato al padrone; ho scansato due volte la morte".

Come giunse alla casa, vide la moglie affacciata al balcone insieme con un prete: Madonna… la voleva ammazzare, e già aveva messo mano al coltello ma si ricordò dell'altro consiglio. Meno male! Quatto quatto salì le scale che il sangue gli bolliva dentro e tutto incazzato stava per dire, ma  la moglie appena lo vide, con gli occhi brillanti, gli disse: "Non ti rallegri a vedere questo bel figlio prete?" "E' mio figlio?! ", esclamò il padre meravigliato. Allora si abbracciarono e baciarono. Dopo sedettero a tavola e mentre dividevano la pizza dolce, trovarono in mezzo ad essa le tremila lire.

"Che buoni padroni!" pensò Cilluzzo. E non disse proprio niente per finirla con questa storia di fatica e sacrifici.

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