MASSERP.jpg (11665 byte)

Non far mai bene a carne battezzata

Un giorno un pastore andando per una via di campagna vide un masso su cui era scritto: "Qui sotto c'è la tua fortuna". Egli curioso di vedere che fosse, dopo grandi sforzi riuscì a smuovere il macigno, e vide un grosso serpente, che gli disse: "Preparati a morire, perché ti devo divorare".

Il pastore fu sorpreso da tanta ingratitudine, e disse che non era giusto quello che il serpente pretendeva. Mentre discutevano, si avvicinò una volpe, la quale fu invitata a dare il suo giudizio. Ella capì subito di chi era il torto, e mossa a compassione del pastore, disse che non poteva emettere il suo giudizio, se non vedeva quale era la posizione del serpe; quindi lo pregò di rimettersi al posto di prima. Il serpe ubbidì; ma quando fu sotto il macigno, essa aiutò l'uomo a rotolarlo, e così quello fu schiacciato.

Il pastore finse di esserle grato, e per compenso del favore ottenuto, le disse che la notte fosse andata al pollaio della masseria, dov'egli lavorava, promettendole di farle mangiare tutte le uova e le galline che volesse.

Il furbo Però mise un cappio dinanzi al buco del pollaio per fare che la volpe nel saltare dentro, vi rimanesse impigliata, e fosse presa da lui il giorno seguente.

Così accadde, per cui la povera bestia, che con tutta la sua astuzia non avrebbe mai pensato a simile agguato, si dibatteva per la disperazione; e tanti strappi diede, che riuscì a spezzare il cappio, e a liberarsi. Allora disse: "Non bisogna mai far bene a carne battezzata!" E dopo aver fatto strage di polli e di uova, si allontanò da quel luogo.

Vai alla Provincia Vai all'indice

  Vai all'inizio della Favola