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UN LUPO, UN CONIGLIO E LA VOLPE

Una volta un lupo un coniglio ed una volpe strinsero un comparizio. Era un comparizio che non ammetteva se o ma: "patti chiari amicizia lunga", "amici e compari parlano chiaro"... insomma tutto in regola. Per un certo tempo quell'amicizia era come una colla che li teneva  insieme e, a dispetto di tutte le storie che si raccontavano che ognuno pensava al suo mezzogiorno, alla tavola si facevano parti uguali: una coscia per uno fa bene ad ognuno.  Il coniglio, però, era ficcanaso: andava annascando, non solo gli odori, ma anche i fatti degli altri. Era una croce per il lupo e la volpe. La cosa cominciò a dare fastidio al lupo che, alla scusa del coniglio, fece un'altro patto con la volpe. Il coniglio, che fesso non era, capì l'antifona e cominciò a seminare zizzanie, cominciò a sputtanare la volpe al lupo e il lupo alla volpe. Alla volpe: "Il lupo cambia il pelo e non il vizio", "I compari del buon tempo cambiano come il vento"; al lupo: "Quando la volpe non arriva all'uva dice che è acerba", "Se il rosso fosse fedele anche il diavolo sarebbe sincero".  La vicinanza dei tre cominciò a diventare difficile e il lupo e la volpe litigavano tutti i giorni finché capirono dove voleva arrivare il coniglio: "dividere per comandare".

Fu allora che il lupo disse alla volpe: «Questa storia deve finire! Abbiamo capito come stanno le cose: questo coniglio è la causa del nostro scontro. Facciamo così, tu devi farti credere morta, così... quando lui verrà.... Mi sono spiegato?».

La volpe, così fece, ed il compagno andò al coniglio e, con una faccia da funerale, gli disse: «Hai saputo? Comare volpe è morta! Va a vederla.

Il coniglio, che non era fesso ma di fronte alla morte non si scherza, andò subito alla casa di lei e, a debita distanza, disse: «è morta veramente! Povera amica mia!». Poi, con due zampe fuori della tana e due zampe dentro, aggiunse: «A me disse un vecchio che quando la volpe muore muove la coda!».

La sciocca volpe, contrariamente alla sua fama, subito mosse la coda. Fu allora che il coniglio si accorse che era viva e che tutto il fatto era stato orchestrato per qualche tranello. Non se lo fece dire due volte: subito scappò a casa sua e si chiuse da dietro per stare più sicuro.

Il lupo allora, facendo finta di niente e ridendo ridendo, andò a trovare il coniglio per vedere di mettere una pezza a colori. Arrivato alla casa del coniglio, vedendo tutto sprangato, gli urlò: «Compare, che cosa hai pensato? Non fare la bestia! Aprimi che ti racconto: è stato uno scherzo! Quella, la volpe, ha voluto farti uno scherzo... ha finto di morire per farci quattro risate!».

Da allora fu che il coniglio non solo non mangiò più carne ma sta sempre con gli occhi aperti perché...: "Gli amici, davanti ti lisciano e da dietro ti strisciano".

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